“E’ da cinque settimane che personalmente chiedo quale sia il metodo per arrivare alla riapertura, e non tanto la data della riapertura, e ancora oggi non mi è stata data risposta. Stiamo arrivando alla fatidica soglia del 4 maggio senza sapere ancora quale sarà il metodo” per la fase 2. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente designato di Confindustria, ospite di Mezz’ora in più su Rai3.  

“Serve una grande coesione sociale, perché in quest momento molto tragico e drammatico si apre una grande opportunità: possiamo cambiare il Paese, ma dobbiamo avere tutti un approccio di coesione nazionale e capire i problemi del Paese”, ha osservato Bonomi.  

“Abbiamo una finestra importantissima. Oggi ci troviamo di fronte a una crisi dell’economia reale mondiale e dobbiamo rivedere il Paese e le imprese devono cambiare. Per farlo c’è bisogno di una grande lealtà fra tutte le parti in causa: politica e rappresentanze sindacali e datoriali”, ha aggiunto. “Oggi abbiamo bisogno di cambiare impresa per impresa e gli attuali contratti non ce lo consentono e non si può pensare di avere riunioni al Ministero con 60 sigle”. 

“Il problema -ha evidenziato- non è di liquidità, che è stata immessa, ma di come spendere i nostri soldi. Stiamo tutti pensando alla fase 2, ma nessuno sta pensando alla fase 3, quella degli investimenti. Abbiamo necessità di comprare tempo e questa liquidità serve a comprarlo per arrivare alla fase 3, la fase dei grandi investimenti”.