(Adnkronos) – La pandemia ha causato la riduzione dei ricoveri per sindromi coronariche acute, scompenso cardiaco o embolie polmonari. “Ora i cardiologi devono ripartire – afferma Fabrizio Oliva, presidente designato dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) – facendo tesoro di quanto imparato dall’emergenza”. Per Oliva è necessario “potenziare il personale medico-infermieristico, adeguare le tecnologie, rivedere l’organizzazione del dipartimento cardio-vascolare e collaborare con la medicina di territorio perché la cronicità è importante”. Sul fronte della ricerca, Oliva assicura: “È pronto un piano straordinario per i prossimi 4 anni. Tra i vari punti: censimento dei cardiologi sul territorio; protocollo di ricerca sullo scompenso cardiaco, poiché solo il 58% dei pazienti riceve i trattamenti raccomandati, e un focus sulla prevenzione secondaria”.