Una sospensione dei brevetti “rischia di deviare le materie prime e le forniture da catene di approvvigionamento ben consolidate ed efficaci verso siti di produzione meno efficienti dove la produttività e la qualità possono essere un problema”. E’ il monito lanciato dall’Efpia (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations), che commenta così in una nota le aperture di Usa e Ue su proposte che mirano a revocare la protezione della proprietà intellettuale sui vaccini anti-Covid. Sarebbe una decisione, commenta il direttore generale della Farmindustria europea, Nathalie Moll, che “apre la porta a vaccini contraffatti che entrano nella catena di approvvigionamento in tutto il mondo”.  

Moll evidenzia che l’aumento della capacità di fornire dosi” di vaccini anti-Covid “ai cittadini di tutto il mondo richiede le competenze e il know-how tecnico dello sviluppatore del vaccino per poter coinvolgere realtà produttive partner. Semplicemente non è possibile ottenere questo tipo di espansione della capacità” produttiva “sospendendo i brevetti e sperando che fabbriche fino ad ora sconosciute in tutto il mondo si cimentino nel complesso processo di produzione dei vaccini”. L’espansione della capacità di produzione, precisa, “è ottenibile solo attraverso partnership volontarie e collaborative tra gli innovatori dietro ogni vaccino e partner di produzione esperti”.