“Nel decreto maggio c’è il reddito di emergenza, risorse a fondo perduto per le imprese, bonus al 110% per la ristrutturazione delle case: provvedimenti decisivi e attesi dai nostri concittadini colpiti dalla crisi conseguente al coronavirus. Mentre lavoriamo per arginare uno tsunami economico, una parte del governo ci spinge a parlare di migranti, proprio ora che gli ingressi sono sotto controllo e mentre ci apprestiamo a vivere la stagione più calda sul fronte migratorio. Rendiamoci conto che sulle coste libiche non può arrivare il messaggio sbagliato, o si aggiungerà un altro problema mentre siamo occupati a risollevarci”. E’ quanto scrive su Facebook il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. 

“I ricatti, poi”, rimarca l’esponente del Movimento 5 Stelle, “non sono accettabili e non risolvono alcunché: ‘O passa la nostra idea o il ministro lascia’? O, peggio, ‘passi la sanatoria o votiamo la sfiducia ad un altro ministro’… che modi sono?”. 

 

 

“E’ impensabile che la pubblicazione di un decreto tanto fondamentale per il Paese sia ferma al palo per il capriccio di volere inserire una norma priva di caratteristiche emergenziali. Sarà il caso di pensare ora ad aiutare gli italiani nel momento dell’emergenza più grave dal dopoguerra, ora? Nessuno intende cancellare i problemi dal tavolo, ma questo è il momento di concentrarsi sulle risorse da rendere rapidamente disponibili per i nostri concittadini che sono fermi aspettandosi da noi delle soluzioni. Avremo tempo e modo di occuparci di migranti, per ora via le sanatorie da un decreto economico che vale molto più di una manovra. Non c’è più tempo: imprese e lavoratori in Italia hanno bisogno di risorse subito e non di dibattiti infiniti conditi da minacce che minano la stabilità del governo”, conclude Sibilia.