Pronta alla dimissioni, anche senza l’ok di Matteo Renzi. Poi in serata arriva la schiarita con Giuseppe Conte che si dice pronto a mediare e che, puntualizza, non ha “alcuna ostilità” nei confronti di Italia Viva. Dichiarazioni che ammorbidiscono il clima di una giornata ad alta tensione con la ministra Teresa Bellanova determinata ad andare fino in fondo se la battaglia sulla regolarizzazione dei migranti e dei lavoratori in nero andasse a sbattere sul veto dei 5 Stelle.  

Fumata nera a vertice, no intesa su regolarizzazioni  

Fonti di Iv spiegano all’Adnkronos che Renzi non ha spinto per le eventuali dimissioni della sua capodelegazione al governo. “Matteo non ha questo obiettivo”. Ovvero l’addio di Bellanova, a cui magari far seguire l’uscita del ministro dal governo con quella di tutta Italia Viva. “A Teresa non interessa fare il ministro se non le fanno fare le cose e se poi la umiliano… nessuno la ferma”, dicono in ambienti di Italia Viva. Del resto la stessa ministra delle Politiche agricole lo ha ribadito anche in tv nel pomeriggio: “E’ evidente che se dovessero prevalere una opposizione strumentale e una mancanza di coraggio, e’ la mia permanenza in questo ministero che sarebbe del tutto inutile perché se si assume una responsabilita’ di governo si assume anche l’onere e l’onore di dover dare risposte ai problemi”.  

Al momento è in corso una nuova riunione (dopo le molteplici che si sono susseguite anche ieri) con la ministra Iv, Nunzia Catalfo, Luciana Lamorgese e Beppe Provenzano sulle regolarizzazioni. L’esito del vertice potrebbe essere dirimente per la permanenza di Bellanova al governo ma le parole del premier Conte sveleniscono il clima con un ‘riconoscimento’ del ruolo di Iv e vanno nel senso della ricerca di una mediazione.