Il piano per la riapertura? “Speriamo bene… siamo in un momento in cui dobbiamo dire grazie agli italiani… questa terribile quarantena dimostra che gli italiani sono un popolo serio”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ospite di ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Penso si debbano seguire le indicazioni del premier e del governo perché non servono ulteriori polemiche. Il tema economico è devastante. Basta ideologie, rimettiamo in moto il Paese tutti insieme. Ogni settimana costa 10 miliardi di euro, che paga la povera gente”, ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio. “Diamo delle regole chiare, se hai queste regole riapri, se non le hai non riapri. Abbiamo un eccesso di burocrazia in Italia – continua Renzi -. Alla gente diamo un messaggio chiaro, purtroppo il virus ci sarà ancora per un anno. Avremo dei danni pazzeschi… diamo soldi alle aziende con la liquidità, aiutiamo chi non ce la fa ma ripartiamo”, l’appello del leader di Italia Viva.  

Quanto allo scontro sul Mes, “i grillini se ne facciano una ragione. Hanno cambiato idea su tutto, lo faranno anche sul Mes”, sottolinea Renzi. I fondi del Mes senza condizioni per le spese sanitarie? “Li prenderei di corsa, vado a piedi a Bruxelles a prenderli, ma è ovvio. Ti danno dei denari a condizioni buone, chi è che dice di no. Il presidente del Consiglio, ne sono assolutamente certo, non dirà di no al Mes”.  

“Dico al presidente del Consiglio – continua Renzi – che fa bene giovedì a combattere la sua battaglia in Europa ma non si preoccupi delle dichiarazioni di un Di Battista o un sovranista a caso, perché quello avuto dall’Europa è già un grande successo”. E sul recovery fund l’ex premier aggiunge: “Secondo me passerà”. 

E ancora: “Basta ideologie, ha ragione il vicepresidente della Commissione europea Timmermans sul Mes, ogni giorno che passa è un giorno perso, ogni settimana la nostra economia perde 10 miliardi e a pagare è la povera gente. Io dico di no alle aperture regionalizzate però non decido io. E’ un dibattito teorico. Credo che il contagio zero arriverà con il vaccino, quindi manca un anno. Il contagio zero, intendo, è quando non si potrà più ammalare nessuno. Ora il rischio è che l’epidemia riparta. Dobbiamo conviverci, allora diamo regole chiare, in fabbrica se ci sono tutte le protezioni allora riapri, sennò non riapri”, spiega ancora. 

“Noi abbiamo un eccesso di burocrazia, altri Paesi europei hanno riaperto settori oggi chiusi da noi e allora si mangeranno pezzi di mercato delle nostre aziende. L’Italia avrà la carestia dopo la pandemia, e allora dicono diamoci una mossa. Non serve alluvionare la gente con statistiche che non hanno certezza, perché l’esperto del giorno dopo dice un’altra cosa. Il virus girerà ancora per un anno, allora diamo soldi alle aziende con liquidità, ma ripartiamo sennò perdiamo posizioni con Paesi alleati e competitor”, ha aggiunto l’ex premier. 

“Il recovery fund secondo me passerà e Conte avrà tante frecce per il suo arco. La questione non è parlare di Europa ma declinare ora su cosa vuole fare l’Italia. La Germania ha spento molte meno aziende di noi. Conte non stia dietro ai dieci sovranisti rimasti nei 5 Stelle. Porti a casa il risultato che con Sanchez e Macron è già a portata di mano e pensi ad assicurare liquidità alle aziende”, continua Renzi, che aggiunge: “Mettere il veto sul Mes? Siamo seri, senza l’Europa l’Italia sarebbe fallita. Basta con questa discussione, il problema non è l’Europa ma il fatto che tante persone sono rimaste senza una lira. I grillini non vogliono? Se ne faranno una ragione. Hanno già cambiato idea tante di quelle volte”. 

Nei palazzi romani si ipotizzano cambi in corsa del premier… “Sono molto lontano da questo tipo di discussioni”, replica Renzi. “Penso sia davvero una discussione oggi fuori dalla realtà. Questo governo ha portato a casa, secondo me, un buon accordo in Europa. Lo ha fatto grazie alla leadership di Macron che noi abbiamo intelligentemente appoggiato”, osserva.