La prova dell’esame di maturità “potrà valere fino a 40 punti, mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino ad un massimo di 60 punti. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma”. Lo ha annunciato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso del Question Time. “Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano, se del caso applicando il principio di differenziazione ed adeguatezza – ha aggiunto Azzolina – i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona. L’obiettivo – ha concluso – è dare ai nostri studenti un esame di Stato che valorizzi al massimo grado il merito dimostrato, nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza richiesti dalla precauzione”. 

L’esame di Stato, spiega ancora Azzolina, “consisterà in una prova diversa rispetto agli anni precedenti, che terrà inevitabilmente conto tanto delle esigenze di sicurezza della salute, quanto delle difficoltà negli apprendimenti affrontate dagli studenti proprio a causa dell’emergenza non ancora conclusa”. Il ministro dell’Istruzione ha quindi annunciato che “a brevissimo, sarà pubblicata, ai sensi dell’articolo 1 del dl. 22/2020, l’ordinanza relativa agli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione per quest’anno scolastico, la cui sessione avrà inizio il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la massima sicurezza per tutte le persone coinvolte. A tal fine, stiamo lavorando a specifici protocolli, insieme alle forze sociali”. 

“Come già anticipato – ha spiegato Azzolina – la prova si svolgerà davanti ad una commissione composta da membri interni e un presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto”. 

La Ministra ha quindi illustrato l’articolazione dell’esame: discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno; analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione. I candidati esporranno altresì le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a ‘Cittadinanza e Costituzione'”.