Mentre il mondo del lavoro cambia inesorabilmente, una start up cerca di connettere le generazioni diverse sul posto di lavoro

È evidente che il panorama lavorativo ha subito cambiamenti significativi: è in questo scenario che si è evoluta la start up Hotpot. Da tre anni a questa parte infatti smartworking, flessibilità e benessere sono diventati aspetti imprescindibili. A confermarlo sono i dati.

Secondo la ricerca di Cisl Lombardia, in Italia ci sono state oltre 2,2 milioni di dimissioni volontarie nel 2022, con un aumento del 35% rispetto al 2019. Questi fenomeni sono sempre più frequenti in particolare tra i più giovani:  l’83% della GenZ cambia infatti lavoro ogni due anni. Una possibile causa sta nel fatto che per il 68% dei giovani il lavoro costituisce una parte fondamentale della propria identità, e quindi quando non ci si riconosce più si cerca altro.

Tutto questo dimostra che siamo di fronte a un divario generazionale che rischia di amplificarsi sempre di più se non si abilita un modo di comunicare schietto all’interno delle aziende.

Dialogo fra senior e junior in azienda

È proprio da qui che nasce la ricetta spicy di Hotpot Italia: scardinare le barriere interne alle aziende per favorire un dialogo tra senior e junior, promuovendo uno scambio di esperienza e conoscenza, agevolando così il ricambio generazionale.

In che modo? Per le aziende vengono organizzati workshop, team building e sessioni di networking arricchite da giochi e sfide, creando un autentico dialogo tra generazioni diverse poste sullo stesso livello.

Questo approccio permette ai senior di condividere le loro esperienze e ai giovani di avere occasioni di apprendimento e condivisioni su diverse tematiche attuali. Le aziende possono così ottenere insights per valutare le aree di miglioramento e mettere in atto cambiamenti aziendali in ottica di talent attraction e retention.

Qual è l’origine di Hotpot? Partito 3 anni fa come un blog personale di Matteo Bosco (classe 1997), CEO & Founder Hotpot, l’obiettivo iniziale era creare una rete di network attraverso interviste scritte a CEOs, direttori marketing, managers e altre figure di spicco nel panorama aziendale.

Solo durante la pandemia il progetto ha iniziato a prendere forma in modo più strutturato, sperimentando la sua prima fase di evoluzione. Infatti, in risposta alle tendenze del momento, le interviste scritte sono state trasformate in video-interviste e successivamente in incontri vis à vis. Con la crescita del network di professionisti coinvolti sono aumentati anche i giovani impegnati nel progetto e a Settembre 2022 è stato possibile organizzare il primo evento di networking.

Matteo Bosco: come da aspirante diplomatico diventa connettore multigenerazionale

Durante gli studi in Filosofia, Relazioni Internazionali e Economia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Matteo pensa di intraprendere la carriera diplomatica. Dopo un percorso in  Moncler, seguendo la passione per il mondo moda decide di trasferirsi a Parigi per fare un Master in Business Management presso l’EDHEC e all’HEC un corso di specializzazione in Luxury Management.

Successivamente inizia a lavorare in l’Oréal nel team digital della divisione Travel Retail Worldwide. Nel frattempo il suo blog cresce sempre di più e il 2022 segna l’anno della svolta: dopo essere rientrato a Milano per un’opportunità di lavoro in Luxottica, Matteo decide di abbandonare il mondo corporate per dedicarsi completamente a far crescere e sviluppare Hotpot, aprendo la società nell’aprile 2023.

“Quando ci approcciamo al mondo del lavoro è sempre più evidente il gap tra figure senior e junior, sia a livello strutturale sia per la difficoltà di costruire rapporti con figure che percepiamo distanti. Ho avviato questo blog per superare le barriere che spesso noi stessi ci imponiamo.

Ho cercato di relazionarmi fin da subito con figure professionali di alto livello dalle quali poter imparare ed alle quali poter trasmettere un punto di vista diverso, nuovo. Mai avrei immaginato di arrivare fino a qui. Rientrato in Italia nel 2022 per lavorare in Luxottica, ho capito che la mia strada era un’altra.

Quello che facevo con Hotpot come side project poteva essere di aiuto alle aziende per le tematiche del divario generazionale moderno. Ho quindi preso coraggio e ho deciso di dare le dimissioni e intraprendere questa avventura. Oggi con Hotpot abbiamo l’opportunità di facilitare un reale ricambio generazionale, cruciale in un contesto in cui senior e giovani possono insieme crescere e migliorare le dinamiche aziendali.” Commenta Matteo Bosco, CEO & Founder Hotpot

Hotpot: la startup benefit che fa parlare “dinosauri” e “unicorni”

Hotpot si distingue per molteplici aspetti: è una realtà giovane che occupa la scena internazionale, grazie ad un approccio comunicativo sopra le righe e alla capacità di trasformare la creatività in un autentico business. L’Advisory Board, con il quale vengono messe in campo strategie e soluzioni per consolidare Hotpot, vede protagonisti tre professionisti con diverse esperienze in ruoli apicali di aziende internazionali: Alberto Grignolo, ex COO YNAP/ ex CEO H-Farm, Board Member Telepass, Etro e Partner VCPartners, Alessandra Gritti, CEO & Founder TIP, ex Presidente Eataly e Board Member OVS, Moncler, Alpitour e Pietro Terzini, artista e consulente creativo ed ex Head of Digital & E-commerce The Blonde Salad.

Lo spicy team di Hotpot, composto principalmente da giovani under 30, si distingue per essere in grado di diventare vero e proprio connettore e facilitatore di interazioni e confronti tra le diverse seniority. È proprio dalla ricerca di relazioni che si sviluppa Hotpot. Il team stesso diventa portavoce di questa volontà, ricercando l’aggancio ideale tra senior e junior all’interno delle aziende.

Oggi la società collabora con diverse realtà tra le quali TIM, Garmin e Flixbus, organizzando eventi molto diversi tra loro a seconda delle esigenze. Con Publicis Media sono stati creati panel interattivi per facilitare il dialogo tra senior leader e giovani talenti. Con BCG hanno organizzato una caccia al tesoro in occasione del lancio di una nuova divisione dedicata alla consulenza alle startups. Insieme all’Istituto Marangoni durante la Paris Fashion Week 2023, hanno organizzato due giornate di incontri e workshop per gli studenti, coinvolgendo protagonisti del settore moda. La collaborazione con l’Istituto Marangoni, in occasione della Paris Fashion Week, avverrà anche a Marzo 2024.