Dai prodotti per bambini, al vino, alle scarpe fino agli abiti su misura: il mondo dell’e-commerce è variegato e il made in Italy apporta un valore aggiunto

Lo shopping online è uno degli aspetti migliori della tecnologia: senza spostarci da casa si possono comprare abiti, mobili, vini o prodotti di bellezza, con consegna immediata e confronto in tempo reale con acquirenti che hanno acquistato il nostro stesso prodotto.

Il settore è così in crescita che molte start up hanno pensato bene di inserirsi in questo segmento di mercato e lo hanno fatto alla grande, portando un valore aggiunto che in alcuni casi ha valicato in confini nazionali.

Parliamo ad esempio di Lovli, la piattaforma online del design made in Italy: fondata nel 2012 da  Tiziano Pazzini Alberto Galimberti, è diventata in breve tempo il supermercato del design italiano, che propone ai suoi clienti il lavoro di designer, artigiani ed aziende di design eccellenze nel nostro paese. Ovviamente va fortissimo all’estero e nel 2015vantava oltre 1000 brand e 10.000 prodotti a catalogo (esclusivamente italiani) venduti in oltre 50 Paesi nel mondo, oltre che un accordo con Alibaba per portare il Made in Italy in Cina. La sua crescira annua è del 300%.

Oggetti riciclati
C’è anche Martha’s Cottage, start up siracusana fondata nel 2017 che è riuscita a diventare una dei pià grandi e-commerce destinati al matrimonio in Europa: fondata da Salvatore Cobuzio, nel 2017 ha raggiunto il milione di fatturato. La sua abilità è stata quella di entrare in gioco proprio quando i millenials iniziavano ad organizzare online il proprio matrimonio, diventando wedding planner di sè stessi.

Mukako è diventato, in breve tempo, uno degli e-commerce più noti di prodotti per l’infanzia: fondato da due mamme imprenditrici nel 2017, ha avuto come scopo fin dall’inizio aiutare le mamme single a fare spese per i figli risparmiando tempo e denaro. La start up è andata benissimo fin da subito e punta di diamante dell’e-commerce è MUTable, un tavolo funzionale in legno per bambini da 1 a 8 anni, che cresce insieme a loro e che è arrivato anche in Cina, grazie ad un accordo con Alibaba.

Non mancano start up dedicate al commercio del vino, prodotto identificativo del made in Italy, come Svinando e Tannico, ma anche all’abbigliamento, come Velasca, che commercializza scarpe artigianali rigorosamente made in Italy, e Lanieri, il primo e-commerce di abiti su misura maschili.

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