Si sente molto parlare ultimamente di vitamina D, in alcuni casi anche a sproposito: non può essere considerata una cura per nessuna malattia, ma va integrata nei casi di carenza per assicurare il benessere generale e anche quello del sistema immunitario.

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Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che aiuta a mantenere la pressione bassa e in generale nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie (in particolare uno studio del 2019, pubblicato qui). Inoltre la carenza di vitamina D è anche collegata con la depressione

Attenzione però: esagerare con la vitamina D, integrandola quando non serve può portare a problemi anche seri. Troppa vitamina D può portare ad un eccesso di calcio nel sangue, che porta debolezza, nausea, confusione, inoltre può andare in conflitto con la vitamina K, portando a fragilità ossea e causare addirittura problemi renali.

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Prima di decidere di integrare la vitamina D, è quindi il caso di fare analisi del sangue, per accertare che ci sia un reale bisogno e consultare il proprio medico per decidere insieme a lui un protocollo di integrazione adatto alla propria storia clinica.