Progetto della startup Kinoa, che si basa su un tipo di tecnologia sviluppata e brevettata per lo sviluppo di un dispositivo integrato di navigazione/mappatura rivolto alle persone affette da disabilità fisica. L’idea è stata presentata lo scorso 24 maggio a Bruxelles. Ecco come funziona Kimap

Kimap è un progetto della startup Kinoa, che si basa su un tipo di tecnologia sviluppata e brevettata per lo sviluppo di un dispositivo integrato di navigazione/mappatura rivolto alle persone affette da disabilità fisica. L’idea è stata presentata lo scorso 24 maggio a Bruxelles, durante un incontro sui temi dell’accessibilità e dell’innovazione.

Nata a Firenze nel 2016, Kinoa è un’azienda fondata da Marco Scarselli e Lapo Cecconi, che si occupa di strumenti tecnologici con lo scopo di rilevare e sfruttare i dati fornendo un servizio alla collettività. Ecco perché ha realizzato Kimap: per superare quelle numerose barriere che non consentono la completa accessibilità alle città europee, e soprattutto in quei casi in cui le amministrazioni pubbliche non riescono a intervenire.

Kimap: come funziona la startup

Kimap ha l’obiettivo di tenere informati gli utenti sul livello di accessibilità di strade o sentieri che la persona disabile deve attraversare per raggiungere autonomamente i luoghi desiderati. Un navigatore intelligente, insomma, che agevola chi ha delle disabilità motorie.

Basterà scaricare l’app e consultare la mappa in cui i punti verdi indicano una buona accessibilità della strada; i punti gialli significano piccoli ostacoli e vibrazioni; mentre i punti rossi, invece, segnalano un primo pericolo registrato da vibrazioni molto accentuate della sedia a rotelle e barriere o gradini difficili da superare. Le strade in nero sono quelle che non si possono in alcun modo percorrere. Non solo. Si entra anche a far parte di una community per condividere informazioni con altri utenti.

Sulla carrozzella sarà installato un dispositivo IoT, che si può accendere e spegnere in qualsiasi momento, con  sensori ad alta precisione in grado di analizzare qualsiasi tipo di suolo, effettuare una geolocalizzazione puntuale e, all’occorrenza, chiamare un numero di emergenza. Il dispositivo raccoglie le informazioni e le restituisce sotto forma di cartina stradale.