Il 6 giugno, lungo la storica Via Casilina, verranno installati due nuovi Vectors of Memory progettati da Daniel Libeskind, accanto alle 27 Pietre d’Inciampo di Gunter Demnig
Per celebrare l’80º anniversario della Liberazione, Roma inaugura il M.O.M.E.C. – Museo Open Air della Memoria dell’Ecomuseo Casilino – un’esperienza diffusa che trasforma la periferia Est in un grande racconto urbano. Il 6 giugno, lungo la storica Via Casilina, verranno installati due nuovi Vectors of Memory progettati da Daniel Libeskind, accanto alle 27 Pietre d’Inciampo di Gunter Demnig: sculture e lastre commemorative che segnano il percorso degli Alleati nella lotta al nazifascismo e il ruolo cruciale della Resistenza romana. In questo contesto, memorie incise svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere vivo il ricordo.
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La giornata prosegue al Nuovo Cinema Aquila con “Memorie Incise”, un seminario aperto al pubblico che mette a confronto storici, cineasti e attivisti sulla narrazione della Liberazione, seguito da una selezione di documentari d’epoca. Questi documentari sono delle memorie incise visivamente che raccontano storie di coraggio. Il 7 giugno, un WalkLab in quota al Pigneto ripercorrerà le location di Roma città aperta di Roberto Rossellini, restituendo ai luoghi il loro potere evocativo.
Nato nel 2012 per valorizzare il patrimonio immateriale dei quartieri Pigneto, Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro e Villa Gordiani, l’Ecomuseo Casilino è oggi un laboratorio di cittadinanza attiva, riconosciuto da Regione Lazio e UNESCO. Con il M.O.M.E.C., unisce mappe emotive, interventi site-specific e itinerari condivisi in un unico grande atto di memoria: la Liberazione non solo come evento storico, ma come pratica viva, partecipata e quotidiana. Attraverso le memorie incise viene celebrata una storia che continua a vivere e influenzare la comunità.