La XXI° stagione del Teatro universitario romano parte del segno della (vera) sostenibilità
Quando la sostenibilità ambientale si fa materia viva e diventa applicazione: questo è l’esempio che ci arriva dal Teatro universitario Palladium, realtà culturale presente a Roma da vent’anni che per questo ventunesimo anno consecutivo di programmazione ha deciso di guardare alla contemporaneità non solo artistica attraverso un programma di efficientamento energetico che ha portato a una riduzione del 67,5% del consumo di combustibile e del 52,4% delle emissioni di gas serra e CO₂.
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Dopo una fase di ristrutturazione all’interno del fondi del PNRR che ha migliorato l’efficienza energetica e ridotto significativamente le emissioni, per la nuova stagione il Palladium prosegue il suo impegno per la sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale della struttura e garantendo una maggiore sostenibilità per il futuro.
La sostenibilità applicata dalle buone pratiche del Teatro Palladium è sia strutturale che artistica: l’ambiente è anche protagonista della programmazione con eventi di riflessione collettiva tra esperti e giovani sui temi della sostenibilità e della tutela ambientale. Tra questi, il festival diffuso Overground, in occasione del quale si avrà una prima applicazione del protocollo nazionale per la gestione sostenibile degli eventi nato in seno a un processo partecipato nel 2024, durante il progetto METAMORFOSI – Progettare cultura nel mondo che cambia, promosso dalla rete Ecoritmi e sostenuto dal Ministero della Cultura, con i fondi del PNRR – Next Generation EU.
“Le attività del Teatro Palladium rappresentano un fiore all’occhiello dell’Università Roma Tre e testimoniano l’impegno culturale dell’ateneo non solo per la città di Roma ma anche a livello nazionale e internazionale”, ha dichiarato il Rettore Massimiliano Fiorucci.