Grazie a Hololens, un visore a realtà mista e aumentata, il visitatore vive un viaggio visionario fra immagini e musica, unico e variegato

Aprirà al pubblico il 1 febbraio la mostra “Physis and Rendering”, personale di Vincenzo Marsiglia: Visionarea, a pochi metri dalla Basilica di San Pietro, inaugura il 2023 con un progetto originale e di grande impatto, che sarà aperto fino al 25 marzo.

Vincenzo Marsiglia, un’artista a tutto tondo dalla profonda attitudine interdisciplinare, propone un percorso tutto da scoprire che si basa su NFT olografici, fotografie digitali e occhiali Holelens, un visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata, applicato per la prima volta nel campo di ricerca delle arti visive dallo stesso Marsiglia. Un incontro ravvicinato conle nuove frontiere dell’arte contemporanea, tra digitale e reale, di cui l’artista ci ha parlato in questa intervista.

D: Cos’è la tecnologia Hololens e come si differenzia dagli altri dispositivi per la realtà aumentata?

R: Hololens2 ha una tecnologia sorprendente perché ha un utilizzo senza fili che dona la possibilità di muoverti nello spazio con la libertà, abbiamo anche l’utilizzo della realtà aumentata con lo smartphone ma non possiede la bellezza dell’immersione totale, con la realtà è molto istintivo l’approccio.

Dal primo modello di hololens che risale al 2015 avevo individuato le potenzialità per la mia visione artistica, ma ancora aveva delle carenze grafiche, ora Hololens2 ha colmato la differenza e ho potuto finalmente realizzare l’utilizzo per l’immersione nel progetto Map (Star) the World.

Quello che amo di questa tecnologia è la potenzialità di relazione con l’ambiente circostante e non totalmente generato graficamente e digitalmente come avviene per Oculus.

D: Qual è l’idea dietro l’applicazione di Hololens al panorma artistico?

R: Incentrato sul connubio tra arte e tecnologia, “Map (Star) the World” è un’immersione sorprendente nella mixed reality in cui lo spettatore diventa protagonista attivo dell’opera stessa, generando un’esperienza arricchente, coinvolgente e personalizzata tra la rilettura del patrimonio storico-artistico e l’arte contemporanea, capace di coniugare passato e presente, la cultura della tradizione con quella dell’innovazione.

D: Come funziona nel dettaglio la tecnologia Hololens applicata alle opere d’arte?

Indossando HoloLens 2 il fruitore può osservare, esplorare e scoprire la realtà che lo circonda, le architetture e i paesaggi di un luogo vivendo in prima persona un viaggio visionario in cui la realtà risulta implementata dall’arte di Marsiglia: la texture stellata tipica delle sue opere prolifica nello spazio rivestendo e mappando ogni forma, superficie e materiale intercettati dallo sguardo del fruitore, così che ogni modificazione avviene nello svolgersi dell’azione (accompagnata da una composizione sonora appositamente creata da Ocrasunset) dando luogo a un percorso visivo e sonoro unico nel suo genere, imprevedibile ed emozionante, cangiante e variegato.

R: In futuro quali potrebbero essere, secondo voi, le applicazioni di Hololens nella vita quotidiana?

Secondo una mia visione, l’esperienza della mixed reality/Hololens, sarà sempre più diffusa per un utilizzo costante di informazioni continue che vanno dalla navigazione alle informazioni indiretta e potrebbe essere usato anche nei musei futuri per poter generare degli avatar che ti accompagnano nella spiegazione e ricreazione dell’ambiente dove potrebbe essere eseguita l’opera stessa che si sta analizzando, sempre con la relazione del reale.