L’11 dicembre a Roma per parlare di ambiente, innovazione, digitale, gender gap

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Per la prima volta in Italia il mondo tech incontra le start up di migranti, diaspora e rifugiati. Appuntamento l’11 dicembre a Roma presso LVenture di Via Marsala (e il 12 dicembre in Egitto a Il Cairo) con la terza edizione di Startups Without Borders Summit, evento internazionale che intercetta le nuove idee e le innovazioni da tutto il globo, per mettere in connessione i nuovi orizzonti proposti con il mondo economico, con oltre 100 speaker dai 5 continenti, 72 partner e i principali player del mondo tech.

Valentina Primo, CEO di Startups Without Borders, ha dichiarato: “Innovazione e migrazione non sono cose separate, il 51% delle startup della Silicon Valley sono state fondate da almeno un migrante, le aziende più importanti del mondo tech sono fondate da qualcuno che ha un background di migrante. La diversità, parlando di innovazione, è un valore, una ricchezza”

Il talento non ha passaporto

Il Summit – che nel 2021 ha il titolo di Reconnect the dots (Riconnetti i puntini) – si propone come momento e luogo d’incontro e confronto reale in cui l’innovazione intercetta supporters e investitori. Non un’innovazione qualsiasi, però, bensì quella proveniente dalla ricca progettualità proposta da diaspora, rifugiati e migranti che, come in tutto il mondo occidentale, hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’economia. Perché “il talento non ha un passaporto”, come recita e urla a gran voce Startups Without Borders.

Si parla di ambiente, innovazione, digitale, gender gap, sottolineando come le spinte maggiori al progresso e alla trasformazione arrivino proprio da contesti without borders, senza confini.

Organizzato in collaborazione con Meta, UNDP Egypt, Edventures, ZOHO e AUC V-Lab, il Summit è un’opportunità per imprenditori e startup proprio di fare networking, formarsi e ascoltare speaker, tra cui i leader di aziende tech globali quali Microsoft, Meta, Dell Technologies, SAP, Nokia e IBM.

Questa edizione di Startups Without Borders sarà ibrida, in parte in presenza e in parte online:

“L’anno scorso abbiamo avuto tantissimi partecipanti da tutto il mondo, anche da paesi piccoli dove di solito non si fanno questo tipo di attività, ecco perchè ci siamo resi conto che è importantissimo portarle avanti  – ha dichiarato Valentina Primo –  la prima edizione ha avuto 600 partecipanti, l’anno scorso 2000 iscritti e le attività di networking sono state 11mila: favorire e promuovere l’interazione fra gli investitori europei e quelli del resto del mondo per noi è fondamentale”

Il programma

Oltre ai panel e ai workshop, il Summit ospita varie attività, tra cui una Masterclass per imprenditori dell’economia creativa in diaspora, in collaborazione con Meta, e l’EdTech Demo Day, in collaborazione con EdVentures. Le startup potranno inoltre candidarsi alla Investor Room, dove gli imprenditori potranno avere un appuntamento virtuale con gli investitori dei principali Angel Networks in Europa, Nord America e Medio Oriente. Ogni imprenditore sarà matchato ad un investitore in base all’industria, alla geografia e allo stage.

Il Summit, infine, ospiterà anche la Startup World Cup Europe-MENA Connect, una competizione globale che si svolge in oltre 60 paesi, in cui i migliori imprenditori si batteranno per avere la possibilità di vincere 1 milione di dollari alle finali, a Silicon Valley.

Qualche anticipazione da parte della CEO Valentina Primo: “Quest’anno i contenuti sono divisi in 5 track, con panel e workshop pensati per imparare: si parlerà di come il capitale adesso guarda alle startup e fra gli speacker ci saranno nomi che arrivano da tutto il mondo, dalla Silicon Valley ma non solo. Tra le partership dell’evento ci sono anche le Nazioni Unite, ma si parlerà anche del settore creativo. Il dibattito sarà su come le nuove tecnologie favoriscono le startup del settore creativo e di come questo mondo si sta evolvendo molto rapido”

Foto: Ufficio Stampa HF4