Il microbiota intestinale è fondamentale per la salute del corpo e anche, secondo una nuova ricerca che arriva dall’Irlanda, del nostro cervello

Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro apparato digerente: alcuni ceppi che lo compongono sono determinanti per la nostra salute. Ad esempio, ostacolano la colonizzazione dell’intestino da parte di nuovi microbi e digeriscono molecole complesse, producendone di nuove che hanno funzioni benefiche per l’organismo. Fra questi gli acidi a catena corta, che vengono prodotti dai batteri intestinali, come l’acido burritico: sono fondamentali per mantenere l’intestino in salute, proteggendolo da infiammazioni e sviluppo di tumori, ma aiutano anche il sistema immunitario e la salute cardiovascolare.

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Questo è quello che la scienza fino ad oggi già sapeva sul microbiota intestinale (qui un approfondimento di Fondazione Veronesi), ma oggi c’è un nuovo importante tassello che va ad aggiungersi a queste nozioni: secondo i ricercatori dell’APC Microbiome Ireland (APC), il microbioma è importante anche per ritardare i processi di invecchiamento del cervello. Microbioma e microbiota intestinali non sono sinonimi: il microbiota di cui abbiamo parlato sopra è l’insieme dei microrganismi che popolano l’apparato digerente, per microbioma si intende invece la totalità del patrimonio genetico espresso dal microbiota.

In Irlanda è stato sperimentato che, trapiantando il microbioma fecale da persone più giovani a più anziane, si verificava un attenuamento delle menomazioni cognitive e si invertiva la tendenza all’invecchiamento cerebrale. Questo dimostra un importante collegamento fra la salute dell’intestino e quindi le scelte che facciamo in ambito di dieta, alimentazione e stili di vita e l’invecchiamento del nostro cervello.