Una campagna di grande impatto, per far capire cosa c’è dietro a quel capo scontatissimo appena acquistato sul web

La fast fashion, o altrimenti detta “moda usa e getta” è una tendenza che si è fortemente sviluppata negli ultimi anni, andando anche incontro ad uno stile di vita sempre più basato sul consumo low cost, alla portata di tutti, destinato ad essere sostituito velocemente: oggi chiunque può entrare in un grande negozio ed acquistare abiti ad un prezzo molto competitivo, che saranno però di bassa qualità, deteriorabili e concepiti per essere buttati via e rimpiazzati in poco tempo.

La fast fashion non è solo eticamente discutibile, ma è anche devastante a livello ambientale: emissioni di gas serra, produzione di rifiuti, consumo e inquinamento idrico, sfruttamento dei lavoratori e violazione dei loro diritti sono solo alcuni dei temi strettamente legati a questo tipo di produzione per un consumo convulso, che al momento è preponderante nell’economia mondiale.

Il tema è molto dibattuto ma anche scarsamente noto, soprattutto ai più giovani: per questo sul finire dello scorso anno la Onlus Mani tese ha voluto lanciare una campagna di grande impatto in modo da veicolare a più persone possibili queste informazioni.

La campagna, che si chiama “Prezzi dell’altro mondo” è stata lanciata sui social dal black friday fino alle feste natalizie, ma il sito è ancora disponibile online: a questo sito si arrivava da post sponsorizzati con offerte imperdibili nel campo dell’abbigliamento, sia per uomo che per donna. Quando si cerca di mettere nel carrello il capo scontatissimo però esce fuori una schermata particolare, che indica, accanto al prezzo dell’oggetto prodotto, tutti i prezzi “invisibili” legati alla sua produzione. Prezzi pesantissimi, che fanno diventare quel capo improvvisamente molto meno desiderabile.

Infine, i modelli che indossano gli abiti scontati si animano e in un video raccontano all’acquirente i danni del fast fashion.

Una campagna d’impatto, molto ben realizzata, utile proprio per convincere dei problemi legati a questo tipo di moda usa e getta chi la utilizza senza conoscerli: vi invitiamo a fare un giro su  www.prezzidellaltromondo.it,