Cooperazione europea ed investimenti privati sono gli strumenti adatti per rispondere alle sfide della pandemia.

Il Festival della Diplomazia di Roma offre lo spunto per discutere di cooperazione europea per lo sviluppo ed investimenti.

Qual è il modo più efficace per sostenere la crisi globale ed europea?

Questa è la domanda centrale del dibattito. La risposta che ne viene fuori sembra piuttosto univoca.
A partire dalle opinioni di Stefano Manservisi, che introduce la discussione, ponendo subito sul piatto la questione della cooperazione europea.
Il recupero, secondo Manservisi, si sviluppa attraverso una via sostenibile e comune. Un recupero che deve partire da un approccio cooperativo tra i partner europei, deve passare da un aumento della crescita economica per generare posti di lavoro ed investimenti.
Investimenti che si muovono all’interno di una base legislativa comune e semplificata, in modo tale da poter rappresentare la vera linfa del sistema europeo di sviluppo.

Investimenti e cooperazione, l’importanza del partenariato

Di pari passo con le affermazioni di Manservisi, Kay Parplies (Investment and Innovative Financing) rimarca l’importanza del sostegno comune verso la crescita e lo sviluppo in questo momento di crisi.
Gli investimenti europei e privati si muovono in una direzione globale, per rendere l’impatto dello sviluppo più onnicomprensivo ed in grado di controllare i flussi finanziari e di risorse.
Queste ultime di vitale importanza per la gestione della crisi.

Da qui nasce l’esigenza concreta di rivolgersi a partner capaci di inserire nel mercato forti programmi di garanzia, attraverso investimenti mirati.

Investimenti locali e globali, il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti

La cooperazione con le banche e partner come Cassa Depositi e Prestiti assume rilievo, allora.
L’intervento di Antonella Baldino (Chief International Development Finance Officer, CDP) si focalizza sulle strategie da attuare in un contesto delicato come quello europeo e globale in questo momento.

La pandemia ha sottolineato problemi critici insiti nei paesi in via di sviluppo.

Le fragilità locali e la debolezza dei sistemi economici sono state messe in risalto. A questo punto, lo sviluppo di istituzioni finanziarie e bancarie come la Cassa Depositi e Prestiti svolge un ruolo cruciale nel dare una risposta pronta alle crisi della pandemia.

Investimenti, quale strategia da attuare?

Secondo Antonella Baldino, l’approccio migliore deve partire dal basso.
Il focus deve spostarsi sugli interventi e sugli investimenti su scala locale. In questo modo, i sistemi sanitari più fragili verranno tutelati  e l’accesso alle risorse mitigherà gli effetti della crisi.
Questo è realizzabile attraverso una cooperazione funzionale tra il settore privato e quello pubblico.
Il piano Team Europe, in questo senso, viene enfatizzato prima dalla stessa Antonella Baldino e, successivamente, da Pierre Heilbronn, Vice-presidente della Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Un approccio pratico e meno intellettuale

Team Europe è una risposta interessante alla crisi. Permetterà un’allocazione delle risorse più intelligente, in grado di sostenere investimenti mirati anche nel contesto africano.
Si tratta di un approccio pratico, funzionale. Ed è proprio questo il punto focale su cui insiste Pierre Heilbronn.

“Una sfida pratica, meno intellettuale e meno geopolitica”.

L’esperienza deve mostrarsi come la guida del sistema di sviluppo, concretizzandosi in una linea di investimenti pratici.
Per poter far questo, la cooperazione è vitale. Questo è il momento di mostrare le capacità di agire in maniera pratica, dimenticando gli egoismi nazionali, riconoscendo la pandemia come un problema comune e non di un singolo stato ed abbracciando la strada del multilateralismo.

Un multilateralismo europeo, in grado di condividere i valori europei. Per uno sviluppo sano e cooperativo.