L’idea arriva da un genio italiano, Mario Palazzetti: Report (Rai3) l’ha raccontata, noi restiamo in attesa del prototipo

Andare al ristorante in fase 2, per alcuni, è ancora fonte di preoccupazione: verranno rispettate tutte le norme di sicurezza? L’ambiente è stato adeguatamente sanificato? E soprattutto, posso sedermi a tavola -senza mascherina, perchè sto mangiando- in sicurezza con amici e colleghi?

Queste sono solo alcune delle domande che molte persone ancora si pongono, evitando quindi di tornare a mangiare fuori: un dato preoccupante, soprattutto per l’indotto che gira intorno al ristorante e per un settore, quello della ristorazione in generale, che rischia di soccombere.

LEGGI ANCHE: — Danni da infodemia, arriva una banca dati per contrastarli

Biostopper, cos’è e come funziona

In questo scenario, la proposta che arriva da Biostopper sembra decisamente rivoluzionaria: l’ha spiegata il suo ideatore, Mario Palazzetti, a Report. L’idea è quella di creare una barriera non fisica, ma biologica, che possa permettere alle persone di stare faccia a faccia seduti al ristorante, ma anche altrove, senza correre il rischio degli ormai famigerati droplet infettanti.

Biostopper è un dispositivo che, piazzato al centro del tavolo, crea una sorta di vortice che disperde le goccioline di saliva, aumentando di fatto la distanza reale fra le persone.

Per ora il dispositivo, che potrebbe essere realmente rivoluzionario non solo per il settore ristorazione, è ancora in fase di sperimentazione al Politecnico di Torino: quando verrà dimostrato che è effettivamente in grado di disperdere le goccioline, da quelle più lontane a quelle più vicine, verrà creato un prototipo reale.

Sulla genialità del suo inventore c’è bisogno di spendere poche parole: basti pensare che l’ingegner Palazzetti è l’ideatore del sistema frenante Abs.

Report ha promesso di seguire la vicenda: restiamo tutti in attesa di sviluppi positivi.