Il televisore è ormai parte integrante delle nostre giornate, come se fosse sempre esistito. Ci comunica notizie, informazioni, e ci permette anche di svagarci. Dopo più di 90 anni di storia la televisione è cambiata molto, ma a cosa somiglieranno gli schermi del futuro ? 

Il televisore è ormai parte integrante delle nostre giornate, come se fosse sempre esistito. Ci comunica notizie, informazioni, e ci permette anche di svagarci. Dopo più di 90 anni di storia la televisione è cambiata molto, ma a cosa somiglieranno gli schermi del futuro ? 

Il 26 maggio 1926, l’ingegnere scozzese John Logie Baird ha cambiato il corso della nostra routine, inventando il televisore. Le radici di questa invenzione risalgono al 1883, con la comparsa di un disco bucherellato, inventato da Paul Gottlieb Nipkow, che ruotando analizza le immagini. Infatti la prima televisione si basava su questo componente meccanico, ed inizialmente veniva chiamata televisione elettromeccanica. 

Nel 1925 avvenne la prima trasmissione televisiva, dal laboratorio di Baird alla stanza a fianco. La prima immagine trasmessa fu il suo fattorino, in seguito quella di un gatto. Solo nel 1926, lo scozzese riuscì a trasmettere il volto della sua socia nella stanza accanto: la tv era nata. 

Dopo la prima trasmissione avvenuta tra due città, Londra e Glasgow, grazie ad una linea telefonica; nel 1928 avvenne anche la prima trasmissione transoceanica, da Londra a New York, e la trasmissione delle prime immagini a colori. Solo nel 1939 la prima televisione completamente elettronica vedrà la luce. 

La televisione del futuro 

Il futuro dei nostri televisori è in continua evoluzione, quindi non è solo difficile capire cosa accadrà tra dieci anni, ma anche tra cinque. Secondo le teorie più probabili, la televisione del futuro sarà olistica, intelligente e IoT (acronimo di Internet of Things, “Internet delle cose”). 

Per televisione olistica si intende uno schermo connesso a tutte le piattaforme di distribuzione: digitale terrestre, satellite ed internet. A questo si aggiungerà la funzione “time-shifted”, che ci permetterà di vedere dall’inizio qualsiasi programma già iniziato, personalizzandone l’avvio. 

I televisori saranno anche intelligenti, grazie ad una serie di funzionalità che verranno automatizzate in maniera integrata e coordinata. Quasi sicuramente avremo tv con assistente vocale di Google integrato, in grado di dialogare automaticamente tramite gli amplificatori. La televisione potrà quindi anche parlare con altri strumenti domestici come la lavatrice o l’asciugatrice, impostando su richiesta programmi per sincronizzare i cicli di lavaggio durante la proiezione di un programma; od ancora con il frigorifero che permetterà di visualizzare ricette in base al cibo presente al suo interno. 

La televisione de futuro potrà anche contare sull’Internet delle cose (IoT). Grazie ad esso, gli oggetti non saranno più inerti, ma acquisteranno intelligenza incamerando e comunicando grazie alla rete. Quindi la tv non trasmetterà unicamente suoni ed immagini, ma monitorerà il clima domestico, comunicherà messaggi, avvenimenti ed avvertirà di eventuali malfunzionamenti. Il tutto sarà facilitato da un telecomando, in grado di sincronizzarsi con tutti gli apparecchi di casa. 

Infine, probabilmente, la televisione diventerà anche un oggetto di design. Infatti si prevede che lo schermo, una volta fissato al muro, possa prendere le sembianze di dipinti famosi, diventando un tutt’uno con la decorazione. Oppure, in molti sognano di fabbricare televisori trasparenti, così da creare un effetto “invisibile” una volta inserita la televisione in casa. 

Sono moltissime le idee che entusiasmano gli animi dei fabbricatori, e che fanno sognare i compratori. Nonostante il fascino esercitato da questo challenge innovativo, sono già molte le polemiche in corso. Infatti l’idea della convergenza massiccia dell’apparecchiatura elettronica, potrebbe mettere a dura prova la nostra privacy, e permettere a malintenzionati di entrare nei nostri sistemi smart usufruendo dei nostri servizi. Un problema di grande importanza, che è già stato posto nel corso degli ultimi anni con la comparsa sei social media e dell’assistenza vocale, ma che rischia di aggravarsi sempre di più.