Il progetto si chiama “Valori ritrovati” ed è una bella iniziativa di economia circolare e di solidarietà: i pacchi abbandonati alle Poste non vengono più mandati al macero ma devoluti in beneficenza

Solo nel 2017 sono stati ben 15mila i pacchi abbandonati alle Poste: mai consegnati, mai ritirati, per impossibilità del destinatario o per chissà quali altri motivi. In passato venivano mandati al macero, oggi grazie ad un accordo con la Caritas vengono reinseriti in un circolo virtuoso, quello degli empori solidali, che forniscono beni di prima necessità alle persone bisognose.

Un pacco, prima di venire dichiarato abbandonato, passa dai 6 ai 12 mesi nei magazzini delle Poste: a quel punto viene aperto e si cerca di risalire in qualche modo ai proprietari. I pacchi vengono dichiarati ufficialmente abbandonati quando vengono rifiutati da mittente e destinatario o quando sono del tutto anonimi.

In questi pacchi c’è di tutto: generalmente abbigliamento, piccoli utensili, oggetti per la persona e la casa.

Il contenuto di questi pacchi, grazie all’accordo Poste-Caritas con il progetto “Valori ritrovati”, diventerà un “regalo” per chi non può permettersi di acquistare nulla: nel 2017 sono state oltre 30mila le famiglie che hanno beneficiato dell’aiuto degli empori solidali.

Il progetto per ora è attivo negli empori solidali di Roma, Perugia, Pescara e Montesilvano.

Soddisfazione da parte del’amministratore delegato delle Poste, Matteo Del Fante, che ha voluto sottolineare come con questo progetto “Poste Italiane dà attuazione pratica ai principi di economia circolare, aiutando migliaia di famiglie meno fortunate. L’iniziativa nasce dalla volonta’ dell’azienda di promuovere e sviluppare la propria presenza a livello nazionale e territoriale a sostegno di iniziative di inclusione e di solidarieta’ sociale, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento dei suoi oltre 135 mila dipendenti”

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