In California esiste una catena di fast food dove a cucinare, dall’inizio alla fine, sono computer e robot: ecco come sta andando

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La prossima innovazione nel mondo della cucina? Il cappello da cuoco, fra poco, potrebbe indossarlo un robot.

Non è fantasia, almeno in California: c’è infatti un ex impiegato di hamburgeria, Alex Vardakostas, che oggi è CEO della sua azienda, Creator, una catena di fast food completamente automatizzati.

350 sensori, 50 componenti meccaniche e 20 computer organizzano il lavoro e tutto avviene sotto gli occhi del cliente: il pane viene affettato, imburrato, si usa un nastro trasportatore per condire e farcire, anche la carne è lavorata meccanicamente. Per ora l’ordine viene preso da un cassiere, ma presto anche lui verrà “sostituito”.

Nessuno sgomento nella Baia, dove anzi Creator ha in menù le ricette di tanti chef rinomati del posto, che hanno voluto prendere parte così alla “novità”: per ora dipendenti (quelli rimasti) e clienti sono entusiasti.

A parte le facili battute, è comprensibile preoccuparsi per l’eventuale taglio del personale, ma in realtà da Creator fanno sapere che l’elemento umano non è stato sostituito, ma sgravato dei lavori pesanti e messo al controllo delle macchine o al customer care.

Potrebbe essere questo il futuro della ristorazione da fast food? Per ora è un buon sistema per risparmiare e puntare tutto sulle materie prime, che aumentano in qualità con buona pace delle coronarie di chi al fast food ci pranza tutti i giorni.

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