A PyeongChang anche sei nazioni che parteciperanno per la prima volta alle Olimpiadi invernali: ecco chi sono gli atleti motivati e in cerca di riscatto.

Esattamente 30 anni fa, la Giamaica debuttava alle Olimpiadi invernali di Calgary. Un esordio, quello dell’isola caraibica che di bianco ha solo le calde e assolate spiagge, che fece talmente notizia da essere raccontato al cinema.

Tre decenni dopo, gli occhi sono puntati su 6 dei 92 Paesi qualificati, che si apprestano a partecipare ai giochi olimpici invernali in Corea del Sud per la prima volta e senza avere alle spalle una forte tradizione di sport legati alla neve.

A PyeongChang sono, infatti, pronti a fare il loro ingresso atleti provenienti da Ecuador, Eritrea, Kosovo, Malesia, Nigeria e Singapore.

Escluso il Kosovo – rappresentato dal 28enne sciatore Albin Tahiri – la cui assenza dai giochi olimpici invernali è stata fino ad oggi dovuta essenzialmente a ragioni politiche, le altre cinque nazioni vivono questa esperienza come una conquista squisitamente sportiva.  E in alcuni casi, anche di riscatto personale da parte degli stessi atleti.

Prendiamo lo sciatore di fondo Klaus Jungbluth (unico atleta dell’Ecuador) e il pattinatore di figura Julian Zhi-jie Yee (insieme allo sciatore Jeffrey Webb rappresentano la Malesia). Due sportivi motivati da una passione e determinazione talmente forti da allenarsi anche sull’asfalto. Jungbluth, inoltre, pur di realizzare il sogno, ha egli stesso fondato la federazione nazionale di sci, condizione necessaria per garantirsi un posto in Corea del Sud.

Lo stesso sogno coltivato fin dall’infanzia e che sta realizzando il portabandiera dell’Eritrea, Shannon-Ogbani Abeda, il quale auspica che la sua esperienza sportiva sia da esempio per i tanti bambini che sperano di scattarsi attraverso le loro passioni.

E che dire della Nigeria? Porterà a PyeongChang sia la prima squadra di bob africana (Seun AdigunAkuoma Omeoga e Ngozi Onwumere) qualificatasi alle Olimpiadi invernali sia la prima atleta africana donna, Simidele Adeagbo, specialista in skeleton.

Dal Canada, dove vive, arriva Cheyenne Goh, la 18enne che rappresenterà Singapore e che è allenata dal pluricampione olimpico, Chun Lee-kyung.

Insomma, un bel gruppo di atleti giovani e motivati, alle cui imprese sportive guarderanno con ammirazione le loro rispettive nazioni. Per le quali, anche la sola qualificazione ai giochi olimpici invernali rappresenta già una grande vittoria.