Diciotto ragazzi, tutti provenienti da Paesi diversi e tutti richiedenti asilo, sono i nuovi giocatori della Cefal United che parteciperanno al Campionato Uisp di Calcio a 5

Un gruppo di ragazzi provenienti da Costa d’Avorio, Etiopia, Gambia, Mali, Senegal, Nigeria, Guinea e Togo, tutti immigrati in Italia per voltare pagina, tutti richiedenti asilo, sono i giocatori della Cefal United, la nuova squadra di calcio formata dalla Cefal che parteciperà al Campionato Uisp di calcio a 5.

Diciotto ragazzi in tutto, tra i 18 e i 30 anni, che grazie a Cefal Emilia Romagna, Centro di formazione professionale delle zone di Lugo e Cotignola, avranno la possibilità di dare un calcio al razzismo e di giocare all’insegna dell’integrazione. Un progetto del quale si sta parlando molto e che rinnova una consapevolezza, quella che lo sport abbia un linguaggio universale, in grado di unire e far interagire i ragazzi e di superare, a volte, delle barriere invalicabili.

L’importanza degli allenamenti sta nel fatto che i ragazzi hanno la possibilità di crescere sia sul piano tecnico sia soprattutto come gruppo – ha raccontato il responsabile dei progetti d’inserimento socio lavorativo di Cefal Emilia Romagna Marco Scardoviin questo modo viene data loro la possibilità di perseguire obiettivi tanto di breve quanto di lungo periodo”.

Cefal Emilia Romagna ha deciso di investire in modo significativo in progetti d’inclusione sociale che vedano lo sport come mezzo d’interazione e crescita dei ragazzi richiedenti asilo e protezione internazionale ospiti presso le proprie strutture”, ha aggiunto Fabio Federici, responsabile di settore accoglienza di Cefal Emilia Romagna per sottolineare l’importanza dello sport e il bene che fa a questi ragazzi.

Grato per il progetto e per il bel messaggio che Cefal sta diffondendo, si è esposto anche il sindaco di Lugo Davide Ranalli: “Ringraziamo Cefal e le associazioni sportive che hanno avviato questi percorsi di integrazione che nascono grazie alla passione per lo sport, che è un linguaggio universale. Credo ci siano poche cose al mondo capaci di dare un senso di comunità come lo sport, come Unione della Bassa Romagna e come Comune di Lugo siamo intenzionati a sostenere questi progetti, certi che possano favorire la convivenza e la conoscenza reciproca”, ha detto il primo cittadino.

Nello scorso campionato, la squadra del Cefal United si è posizionata a metà classifica e in coppa è arrivata in semifinale. Un ottimo risultato che anche quest’anno cercherà di raggiungere o, magari, di superare. L’obiettivo principale del centro di formazione di Lugo e Cotignola, va però oltre la classifica e oltre le vittorie ed è quello di integrare, di motivare e di far interagire tutti questi ragazzi richiedenti asilo “perché il calcio parla un linguaggio universale ed è lo sport che piace a tutti”, come Marco Scandovi ha dichiarato in un’intervista a sito iogiocopulito.it.