Sempre più spesso Internet smette di essere un luogo libero dove trovare tutta la conoscenza del mondo e dove potersi confrontare e scambiare opinioni per diventare, invece, un gigantesco calderone dove in moltissimi riversano tutto l’odio e l’incomprensibile violenza verbale, proprio quella che quotidianamente ci capita di vedere, soprattutto sui social.
Il Cyberbullismo, le fake news ed i diritti del singolo sulla rete sono stati gli argomenti al centro dell’intervento della Presidente della Camera Laura Boldrini la quale, ospite al Wired Next Fest a Firenze ha parlato a lungo di come il web possa trasformarsi da incredibile risorsa in strumento deleterio soprattutto per i giovani.
“Ho una figlia adolescente e forse questo è uno dei motivi che mi hanno spinto ad intraprendere questo percorso sull’educazione digitale” Ha detto Laura Boldrini “Accanto a me ci sono deputati, ma anche alcuni giornalisti ed esperti nel campo della comunicazione e questa commissione va parlare nelle scuole per sensibilizzare alunni ed insegnanti su eventi gravissimi come il cyberbullismo e per educare all’uso corretto della rete”.
Laura Boldrini, insieme alla commissione, ha anche stilato già dal 2015 la Carta dei Diritti in Internet, un documento che cerca di tutelare il singolo elencando 14 punti fondamentali.
La Presidente ha insistito molto sul fatto che, ove possibile, questi abusi vadano denunciati ed ha portato ad esempio la sua esperienza personale. E’ noto, infatti, che lei stessa sia stata e sia tutt’ora bersaglio di una campagna denigratoria che è spesso sfociata in insulti e minacce vere e proprie.
Un altro punto che sta molto a cuore a Laura Boldrini è quello delle fake news ed ha caldamente invitato a verificare ogni volta le fonti, rivolgendosi anche agli editori perché pretendano dai giornalisti impegno e professionalità, ma ha anche chiesto che questi ultimi vengano retribuiti adeguatamente perché, come lei stessa ha affermato, non si può pretendere un lavoro svolto con dedizione e meticolosità a fronte di compensi totalmente non all’altezza.
Altre note dolenti, su cui la commissione cerca di intervenire, sono i social network, uno su tutti Facebook. In Italia ci sono circa 30 milioni di utenti registrati e non c’è bisogno di raccontare cosa succede spesso e volentieri sulle pagine virtuali che ognuno di noi frequenta quotidianamente. Purtroppo non esiste sul nostro territorio un ufficio di controllo del network che si occupi di prendersi carico delle segnalazioni degli utenti o che controlli i messaggi d’incitamento all’odio, la diffusione di materiale privato o non adatto alla circolazione. Per questo insieme alla ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, la Presidente ha preparato un progetto di educazione civica digitale che verrà diffuso nelle scuole a partire dal 31 ottobre, sperando che i giovani prendano coscienza dell’enorme potenziale del web, senza però utilizzarlo come strumento di offesa con conseguenze, troppo spesso, devastanti.