Coca-Cola si disinteresserebbe dell’inquinamento prodotto dalle sue bottiglie di plastica. Secondo Greenpeace, nonostante la dichiarazione a voler ridurre l’impronta plastica e aumentare la percentuale di bottiglie riciclate, Coca-cola non farebbe nulla per risolvere il problema dell’inquinamento derivante dal suo packaging.
“Coca-cola parla di sostenibilità – sostiene Louise Edge, Oceans Campaigner di Greenpeace – ma il ritmo con cui immette nell’ambiente bottiglie di plastica usa e getta è in continua crescita. Abbiamo calcolato ne vengano prodotte 3.400 ogni secondo”.
Coca-cola è accusata di aumentare la produzione di packaging inquinante, per effetto della crescita costante delle vendite. Dal management confermano: il 59% del packaging prodotto quest’anno è composto da bottiglie usa e getta, in aumento rispetto al 58% dell’anno precedente.
L’attenzione è alta e già lo scorso aprile una campagna ambientalista contro l’inquinamento da bottiglie di plastica aveva avvertito la multinazionale con una scultura installata nel centro di Londra proprio fuori la sua sede.
Il gigande dei soft drinks, con i suoi 110 miliardi di bottiglie messe in commercio ogni anno, contribuirebbe per primo a quei 13 milioni di tonnellate di plastica che finiscono in mare, spesso mangiate da pesci e uccelli. Solo il 7% infatti viene riciclato.
Una volta introdotte nell’ambiente diventano un pericolo per la natura. Le plastiche tendono ad essere erose, scomponendosi in microplastiche che finiscono ovunque, nel sale, nei pesci, perfino nella nostra acqua potabile.
Secondo ricerche nel 2021 il numero delle bottiglie globalmente prodotte raggiungerebbe il mezzo trilione di unità, nel 2050 l’inquinamento sarà tale che nei mari ci sarà più plastica che pesci.
La campagna di Greenpeace contro il packaging usa e getta di Coca-cola, si fa globale e ottiene anche qualche risultato. Dopo le 90 mila email spedite al CEO Europa per chiedere di ridurre l’impronta plastica e gli adesivi di protesta apposti sulle distributrici di bevande, Coca-cola avrebbe incaricato una nuova società di comunicazione e promesso un incremento fino al 25% della percentuale di riciclato presente nelle bottiglie di plastica usa e getta immesse in commercio.