La dichiarazione della scorsa settimana del Presidente russo Putin, secondo il quale “chi diventerà leader nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale (AI), governerà il mondo”, ha scosso gli opinion leader di tutto il mondo e dato vita a un dibattito interno alla comunità tecnologica.

L’AI rappresenta il futuro, non solo per la Russia ma per tutta l’umanità”, ha affermato il Presidente. “Tuttavia – ha proseguito nel discorso via satellite agli studenti russi – è difficile prevedere e controllare i rischi che le armi digitali porteranno con sè. Il potenziale geopolitico delle nuove tecnologie militari è enorme”.

La dichiarazione di Putin ha acceso il dibattito, al punto che con un tweet è intervenuto sul tema anche Elon Musk, fondatore di Tesla, preoccupato per le conseguenze che potranno scaturire dall’impiego di armi dotate di intelligenza artificiale.

Musk è stato tra i 116 firmatari dell’appello alle nazioni unite per chiedere di mettere al bando i robot e i droni equipaggiati con questa tecnologia.

Nell’appello, si afferma come le soluzioni militari di intelligenza artificiale “Rappresentino una rivoluzione nel campo degli armamenti, ma possono ampliare la scala dei conflitti e creare condizioni che la capacità dell’uomo non può ancora comprendere e tanto meno governare.

Questi armamenti possono essere utilizzati in modo scriteriato da terroristi e dittatori contro popolazioni innocenti. Una volta aperto questo vaso di Pandora, sarà molto difficile richiuderlo”.  

Secondo Musk i rischi sulla sicurezza che ne deriveranno, saranno ben maggiori di quelli oggi creano tanta preoccupazione nella situazione nordcoreana.

E’ un rischio per tutta l’umanità – prosegue il CEO di Tesla – ma non è ancora percepito. Pensate a cosa voglia dire un attacco di robot guidati da lontano che uccidono persone civili”.

L’argomento è spinoso e divide la comunità tecnologica.

Musk ha recentemente polemizzato con Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e attualmente impegnato con la sua compagnia in colossali investimenti in intelligenza artificiale.  “Ho parlato di questo con Mark, ma la sua capacità di comprendere i rischi in questo campo, è piuttosto limitata”.