Il microchip innovativo, messo a punto da In2Sight, permetterà di ridurre il numero degli animali coinvolti nelle sperimentazioni

Consentire la quantificazione della reazione immunitaria ai biomateriali a livello cellulare e allo stesso tempo ridurre sia il numero di animali coinvolti nelle sperimentazioni sia i costi di scoperta dei biomateriali: sarà possibile grazie a un microchip innovativo messo a punto grazie al progetto In2Sight, coordinato da Milano-Bicocca.

Il progetto è stato avviato a marzo 2021 da un consorzio internazionale composto da partner accademici, di ricerca e industriali  con competenze diversificate e complementari. In particolare, la ricerca italiana è una sinergia tra tre atenei milanesi: Milano-Bicocca (capofila), Politecnico e Università Vita-Salute San Raffaele.

Il progetto, guidato da Giuseppe Chirico (professore ordinario di Fisica di Milano-Bicocca) e coordinato dal gruppo di Biofotonica del dipartimento di Fisica, ha l’obiettivo di far progredire la ricerca sui biomateriali rendendola economicamente ed eticamente sostenibile basandosi su un rivoluzionario dispositivo di imaging ottico in vivo combinato a metodi di AI. 

Durante i suoi primi 30 mesi di ricerca e sviluppo, il progetto In2Sight ha mostrato il suo grande potenziale per l’analisi quantitativa prolungata della risposta infiammatoria all’impianto di biomateriali. 

Il consorzio tiene costantemente aggiornato un data sets comprendenti test di validazione e protocolli di utilizzo, depositati sulla piattaforma di dati open access Bicocca Open Archive Research Data (BOARD) e un brevetto europeo è già stato sottomesso e in fase di validazione

In2Sight è un progetto all’avanguardia nella ricerca biomedica ed è parte integrante della Cost Action Improve, un’infrastruttura paneuropea dedicata ad accelerare la traduzione di nuove tecnologie per la pratica clinica e preclinica. 

«Questo progetto – sottolinea Giuseppe Chirico –  nasce con un preciso intento etico nella ricerca biomedica e apre a nuove prospettive nell’applicazione delle nanotecnologie alla medicina personalizzata, fino ad ora inesplorate.»