Dopo i recenti rincari ormai divenuti insostenibili il governo corre ai ripari nel tentativo di ridurre il pezzo della benzina. Ecco che cosa accadrà e quando inizieranno a diminuire i costi.

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Non è un periodo facile: la guerra in Ucraina, la pandemia non ancora sconfitta, e il rincaro della benzina. Sono anni terribili nei quali vivere, diciamoci la verità. Nella speranza che i primi due, enormi problemi trovino una risoluzione quanto prima, occupiamoci del terzo. Dopo i pesanti rincari di queste settimane tutti quanti vogliono sapere quando inizierà a calare il prezzo della benzina.

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Benzina, quando e di quanto calerà il prezzo

A quanto pare manca davvero poco. Come riporta Today.it il governo sta lavorando per varare, forse già entro il weekend, un pacchetto di interventi anti-crisi per calmierare i costi di tutta l’energia.

Ma che cosa succederà nel concreto? A quanto pare l’esecutivo seguirà la stessa strada di Parigi e Berlino. Ciò vuol dire che verrà sussidiato il prezzo ai distributori riducendo di circa 15 centesimi il costo per litro, secondo una stima riportata da alcuni quotidiani. Altri calcoli invece parlano di solo 10 centesimi.

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La questione dei fondi

Qualcuno potrebbe chiedersi da dove arrivino i fondi per il taglio dei prezzi di gasolio e benzina senza piombo. Al momento non è previsto alcun scostamento di bilancio. Sarà infatti finanziato quasi del tutto con il maggior gettito Iva generato negli ultimi mesi dai rincari del petrolio.

La presentazione del piano è prevista entro giovedì a opera del Consiglio dei ministri tramite uno o più decreti su cui stanno lavorando i ministri dell’Economia e della Transizione ecologica.

Il problema delle accise

Ma perché la benzina è aumentata così tanto? Colpa del conflitto in Ucraina, certo, ma non solo. Già prima dell’invasione russa il prezzo aveva iniziato ad aumentare. A gennaio le accise sui carburanti erano già salite considerevolmente. Farle scendere non è così semplice come si potrebbe pensare.

Prima di tutto perché le accise sugli autotrasportatori sono già al minimo, e poi perché esiste anche un problema di coperture. Alla finanza pubblica, scrive la fonte, non basta prevedere un’impennata del gettito per coprire nuovi sconti fiscali. Pure questa mossa necessita del nuovo Def, atteso in consiglio dei ministri a fine marzo o inizio aprile. Prima di allora è altamente improbabile pensare a un taglio delle accise.

Foto: Shutterstock