Come comportarsi con le pellicce ereditate dalle donne di famiglia che non si vogliono indossare ma neanche dare via?

Che fare con le pellicce ereditate dalle mamme, dalle zie o dalle nonne? Ormai da qualche tempo sempre più voci si levano contro l’uso delle pellicce come indumenti, ritenuta una pratica immorale. Si tratta però di beni che hanno un valore, sia affettivo che economico, quindi qualcosa va escogitato per non buttarle via.

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Su questo problema si è interrogata anche Vanessa Friedman, responsabile della sezione moda del New York Times. Lei stessa ha raccontato di aver ereditato una pelliccia di visone dalla nonna, che l’aveva acquistata con grandi sacrifici, e di non essere disposta a separarsene, ma neanche a indossarla.

Se da una parte indossare vecchie pellicce promuove il riuso e riduce gli sprechi nel grande schema delle cose, dall’altra porta avanti l’idea della pelliccia come capo di moda, che è quel che si vuole scoraggiare nella maniera più assoluta. Basti pensare che nel 2018 molte aziende di moda come Gucci, Versace, Michael Kors e Furla hanno dichiarato che non avrebbero più prodotto abiti usando vere pellicce.

Una soluzione che si potrebbe adottare è trasformare questi capi ereditati in qualcosa di completamente diverso e meno visibile. Friedman cita due aziende che hanno cominciato a farlo negli Stati Uniti, ma in Italia è una realtà che esiste già da un po’. A Milano c’è Winter Lab, un laboratorio nato all’interno di una storica azienda di pelli e pellicce, che negli ultimi anni dona nuova vita alle vecchie pellicce creando cappotti, giacche, gilè di pelo e tessuto che risultino “meno pellicciosi”, cappelli e borse.

A Padova la Micaela Italian Charme rimodellare e tinge le vecchie pellicce per creare capi più adatti ai tempi, ma crea anche borse, portachiavi, polsini e pantofole di pelliccia vintage. La pellicceria L’Artigiano, a Roma, offre ai clienti la possibilità di ricavare dalle pellicce cuscini e coperte da divano, fodere per i dorsi dei libri, bordi di tovaglie e polsi per cappotti.

Chi invece sa che non riuscirebbe a indossarle in nessuna forma potrebbe donarle a una causa benefica. L’associazione americana per i diritti degli animali PETA accetta donazioni di pellicce e le dona a persone senza casa per superare i mesi più freddi. Cuddle Coats invece utilizza le pellicce donate per ricreare ambienti accoglienti e familiari per cuccioli di animali orfani.