House swapping, tutti i vantaggi ambientali dello scambio case

Con l’avvicinarsi della Giornata della Terra, che si celebra il 22 aprile, è importante riflettere sull’impegno di ciascuno verso la tutela ambientale, sia durante le attività quotidiane, sia durante i momenti di svago: quanto risparmiamo in termini di emissioni con lo scambio case in vacanza? Le aziende, insieme ai consumatori, devono mettere in discussione le proprie logiche di funzionamento, considerando che l’intera filiera del turismo rappresenta il 8% delle emissioni globali di gas serra.

Turismo sostenibile: lo scambio di case pratica green da far crescere

HomeExchange, impegnata da dieci anni a promuovere un turismo sostenibile, ha recentemente intensificato i suoi sforzi per ridurre l’impatto ambientale delle vacanze. Attraverso un questionario distribuito a circa 10.000 membri della sua community, l’azienda ha raccolto informazioni sul comportamento dei propri utenti durante le vacanze prenotate tramite la piattaforma stessa.

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Con il supporto di OuiAct, specializzata in strategie climatiche, HomeExchange ha analizzato i risultati dei questionari e i dati forniti dall’Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia (ADEME), creando uno studio completo sulle fonti di emissioni di carbonio connesse ai viaggi.

Secondo Emmanuel Arnaud, co-fondatore di HomeExchange, l’opzione dello scambio casa può migliorare la sostenibilità dei viaggi, ma il suo impatto ambientale dipende dalle scelte individuali. Sensibilizzare i viaggiatori sull’importanza di adottare modalità di trasporto meno inquinanti e valorizzare le destinazioni locali è essenziale per rendere il turismo più sostenibile.

L’analisi ha rivelato che la decarbonizzazione dei mezzi di trasporto è fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 durante un viaggio in scambio casa. Attualmente, la comunità di HomeExchange predilige l’utilizzo di aerei e auto, ma è possibile ridurre significativamente l’impronta di carbonio scegliendo alternative come il treno.

Gli scambi casa si sono dimostrati vantaggiosi anche dal punto di vista dell’alloggio, riducendo le emissioni del 40% rispetto a un affitto stagionale e del 49% rispetto a una notte in hotel. Le attività durante il viaggio incidono sulle emissioni in modo significativo, ma è possibile ridurne l’impatto scegliendo esperienze a basse emissioni di carbonio.

Anche l’alimentazione e la gestione dei rifiuti durante le vacanze influenzano l’impronta di carbonio complessiva. Durante uno scambio casa, gli ospiti cucinano autonomamente l’85% dei pasti, riducendo le emissioni legate all’alimentazione. La riduzione della produzione di rifiuti e la loro corretta gestione rimangono temi importanti per la sostenibilità ambientale.

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