Grazie alla tecnologia della Nortek, il Norwegian Meteorological Institute ha fatto nuove scoperte sul Lofoten Maelstrom.

C’è un evento particolarmente frequente sulle coste della Norvegia e, in particolare, delle isole Lofoten ed è il maelstrom. Un fenomeno simile a un gorgo causato dalla marea e particolarmente analizzato alle Lofoten, per le sue estreme correnti che hanno per secoli messo in difficoltà marinai e causato naufragi.

Gli scienziati del Norwegian Meteorological Institute, insieme alla Nortek, hanno ora collezionato le prime osservazioni simultanee delle onde e delle correnti in questo ambiente estremo. Queste scoperte aiuteranno a migliorare le previsioni meteoceaniche e, di conseguenza, a rendere più sicuri la pesca e l’attraversamento dell’area.

Scienziati del Norwegian Meteorological Institute e Tom Christian Ambrosius Mortensen della Nortek (a sinistra), con il supporto della Norwegian Coastal Agency, lavorano con il Signature500 ADCP nel difficile ambiente del Lofoten Maelstrom. (Photo: Raymond Engmark)

Lofoten Maelstrom, onde potenti e vortici

Del resto, il Lofoten Maelstrom – noto localmente come Moskstraumen – è unico al mondo. Conosciuto per le sue onde potenti, i vortici e le correnti veloci, ha ispirato Ventimila Leghe Sotto i Mari di Jules Verne e Una discesa nel Maelström di Edgar Allan Poe. Un «luogo mitologico», come lo definisce il Vice del Norwegian Meteorological Institute Dr Øyvind Saetra.

«Tradizionalmente, le correnti oceaniche vengono misurate con un ormeggio, grazie a una linea che va dal fondo alla superficie dell’oceano con vari strumenti attaccati. Quando hai 3 metri al secondo di corrente attraverso l’intera colonna d’acqua, l’ormeggio verrà distrutto».

Dr Øyvind Saetra

La tecnologia che ha cambiato le carte in tavola è l’ADCPs (Acoustic Doppler Current Profilers), come il Signature500 della Nortek che non ha bisogno di attaccarsi a un ormeggio. «Puoi mettere lo strumento sul fondo dell’oceano e non solo misurare le onde, ma ottenere anche una foto tridimensionale delle correnti oceaniche nello stesso tempo» spiega sempre Saetra. In questo modo, il team è riuscito ad ottenere dati di alta qualità, sufficienti per nuove scoperte. La prima novità è un dataset di misure simultanee di onde e correnti. Per il Moskstraumen una prima volta.

Tom Christian Ambrosius Mortensen della Nortek. (Photo: Raymond Engmark)

L’utilità delle scoperte del Norwegian Meteorological Institute

Le osservazioni ottenute con questa avanzata tecnologia acustica hanno permesso ai ricercatori di avere informazioni sull’altezza e velocità delle onde e sulla direzione delle correnti. Ad esempio, hanno scoperto che la rottura delle onde è particolarmente vigorosa quando le onde viaggiano in direzione opposta alle correnti. Ma c’è un fenomeno ancora più inusuale: le onde si rompono quando viaggiano nella stessa direzione delle correnti.

«Quando parli con i pescatori, dicono sempre che le onde si rompono quando la corrente viaggia in direzione opposta. Ma abbiamo visto onde rompersi anche quando viaggiano nella stessa direzione delle correnti».

Dr Øyvind Saetra

Ovviamente i dati sono utilissimi per modelli di previsione meteoceaniche, che possono essere favorevoli – nella pratica – a pescatori e marinai per muoversi in quest’area affascinante e imprevedibile.