Un inquinamento ambientale che ha gravi ripercussioni a diversi livelli

Sai qual è il rifiuto più comune al mondo da più di 30 anni? I mozziconi di sigaretta. Le sigarette non sono solo un crimine che i fumatori fanno verso se stessi (e spesso purtroppo anche verso gli altri), ma pure nei confronti dell’ambiente. Questo perché, dopo aver fumato, molti non buttano i mozziconi dove dovrebbero.

Il report di Marevivo “Piccoli gesti, grandi crimini 2020”, come riporta Ilsole24ore.com, parla chiaro: ogni anno, in Italia, ben 14 miliardi di mozziconi di sigarette finiscono nell’ambiente. Purtroppo pochi sanno quali sono le gravi conseguenze di questo gesto. Il filtro infatti è composto da acetato di cellulosa, e quindi impiega in media 10 anni a decomporsi.

I mozziconi, inoltre, contengono più di 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali sono tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Inutile dire che si tratta di tossine che danneggiano gravemente gli ecosistemi marini.

Circa il 65% dei fumatori non smaltisce correttamente i mozziconi delle sigarette, che quindi finiscono nei fiumi, coste e spiagge, e di conseguenza in mare. Qui vengono scambiati per cibo e perciò inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono anche morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.