Nel ddl che introduce l’educazione civica nelle scuole, un emendamento mette in luce “il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura”. I dettagli

Educazione civica nelle scuole da settembre: approvato ieri in via definitiva dall’Aula del Senato il ddl sull’introduzione della materia con 193 sì e 38 astenuti. Stiamo parlando di 33 ore di insegnamento con voto in pagella per gli scolari delle elementari, delle medie e delle superiori.

Tra i banchi, per l’anno scolastico 2019-2020, i ragazzi torneranno a studiare i principi della Costituzione, le istituzioni dello Stato italiano, la struttura dell’Unione europea e degli organismi internazionali. In programma lo studio dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; l’educazione alla cittadinanza digitale; ma anche le nozioni base del diritto, soprattutto quello del lavoro.

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Gli studenti saranno formati nell’ambito dell’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie; ma anche educati al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni. Impareranno tutto sull’educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari.

Educazione civica nelle scuole: imparare tutela e rispetto della natura e degli animali

Tra i temi ci sarà anche il rispetto per gli animali. Proprio così, lo conferma la Lav (Lega anti-vivisezione) in un comunicato stampa:

Nell’ora di educazione civica nelle scuole, ripristinata per legge con l’approvazione definitiva da parte del Senato, ci sarà anche l’educazione al rispetto degli animali. Si tratta dell’articolo 3 comma 2, che grazie a un emendamento dell’onorevole Paola Frassinetti (FdI), recita: “Tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura”.

La Lav si ritiene soddisfatta e sottolinea che “grazie al Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Istruzione, che rinnova da vent’anni a questa parte, è pronta a dare il suo contributo di attività attraverso la rete dei volontari dell’associazione presenti in tutta Italia”.

“Già dal prossimo settembre, con il nuovo anno scolastico, quanto è rimasto sulla carta, poiché non obbligatorio per Stato e Regioni, nell’articolo 5 della Legge 189 del 2004 contro i maltrattamenti animali, diventa invece, un principio fondante di tutta l’educazione civica” – si legge ancora nel comunicato.