Nessuna emergenza climatica per i senatori: bocciate le mozioni presentate da Fi, Pd e Leu. Passa quella a firma M5s. Dura reazione dei comitati ambientalisti

Proprio nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si è celebrata ieri, il Senato ha bocciato la richiesta di dichiarare “l’emergenza climatica” per l’Italia. Il provvedimento era contenuto in tre mozioni presentate da Fi, Pd e Leu, alle quali il Governo si era già opposto.

Passa la mozione della maggioranza a firma M5s, in cui però non si menziona lo stato di emergenza (con 145 sì, 76 no e 40 astenuti). Eppure negli ultimi mesi non si fa che parlare di questo, nelle piazze, nelle scuole, nelle case.

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Un movimento che cresce di giorno in giorno soprattutto tra i giovani, e che si ispira all’attivismo di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che sta girando il mondo per sollecitare politiche incisive a favore e tutela del Pianeta.

Nessuna emergenza climatica per i senatori, la reazione dei comitati ambientalisti

Nonostante la previsione apocalittica degli scienziati, che hanno dato alla Terra circa dodici anni di tempo per salvarsi, riducendo gas serra ed eliminando il carbone per consumi energetici, per il Senato non è emergenza climatica.

Un decisione che ha scatenato la reazione di una rete di associazioni e comitati ambientalisti, insieme ai cittadini, che hanno deciso di fare causa contro lo Stato italiano definendolo “colpevole di inazione” nella lotta ai cambiamenti climatici. C’è anche una campagna sul web dal nome “Giudizio Universale – Invertiamo il processo” in vista del deposito in autunno degli atti.

Promossa, invece, la mozione a firma M5s, che impegna l’Esecutivo “a ricorrere all’eco-design; a favorire l’autoproduzione distribuita di energia da fonti rinnovabili; a promuovere campagne di sensibilizzazione/informazione rivolte ai cittadini in sinergia con gli enti locali, anche mediante l’introduzione dell’educazione ambientale nelle scuole”.

Emergenza climatica: le reazioni dell’opposizione

Loredana De Petris, senatrice di LeU e presidente del gruppo Misto, ha definito la mozione della maggioranza “annacquata” a fronte alla “principale emergenza per l’Italia e per l’intero Pianeta”. Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in Commissione Ambiente al Senato e primo firmatario della mozione dem ha dichiarato: “Ancora una volta il M5s, a salvaguardia delle poltrone parlamentari, si è inginocchiato ai voleri della Lega, contraria agli accordi di Parigi”.

Tutte le mozioni presentate al Senato avevano in comune l’allerta sugli effetti irreversibili dei cambiamenti climatici. Quella dem, però, chiedeva al Governo di dichiarare lo stato di emergenza climatica; quella di Leu chiedeva di rivedere le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali nella direzione della sostenibilità; quella di Fi, infine, voleva interventi urgenti per evitare procedure di infrazione da parte della Ue, mantenendo un’autonomia finanziaria degli enti locali per investimenti nel settore.

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