Le 2,5 tonnellate di legno saranno utilizzate dalla Scuola Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona per creare violini, viole, violoncelli

Lo scorso ottobre una tempesta di pioggia si abbatteva sulle Dolomiti, devastando la foresta di Stradivari, chiamata così in onore del famoso liutaio cremonese. Pare che il liutaio si recasse proprio in Val di Fiemme per scegliere il legno più pregiato per realizzare i suoi violini.

Con la bufera caddero moltissimi alberi: un milione e mezzo di metri cubi di legname, secondo i tecnici dell’ufficio foreste della Provincia autonoma di Trento.

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Mentre la Protezione civile lancia ancora l’allarme meteo per rischio di frane e bufere in Veneto, arriva una buona notizia sugli abeti della Val di Fiemme abbattuti dalla tempesta. Gli alberi diventeranno violini.

Stradivari: sarà la Scuola Internazionale di Liuteria a creare i violini

Proprio così, dagli abeti abbattuti nasceranno i futuri violini. A dare la notizia è Federforeste, precisando che le 2,5 tonnellate di tavole di legno saranno utilizzate dalla Scuola Internazionale di Liuteria “Antonio Stradivari” di Cremona. Saranno creati violini, viole, violoncelli e contrabbassi.

“I boschi della musica della Val di Fiemme sono in allerta per il maltempo e si monitora lo stato di salute degli alberi rimasti in piedi insieme alla situazione dei tronchi scaraventati al suolo dalla furia della tempesta a novembre” – ha spiegato Federforeste.

Tutto il legname, con la collaborazione della Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Salò, “sarà usato dopo una stagionatura di tre anni in modo che perda l’umidità accumulata all’aperto e le sue fibre esprimano al meglio il passaggio delle note e delle vibrazioni” – ha aggiunto Federforeste.

Se, come scriveva De Andrè in una delle sue più celebri canzoni, “dai diamanti non nasce niente“… Dalla natura invece può nascere sempre qualcosa di buono, anche quando sembra non ci sia più molto da fare.

cuoio di funghi