Il mondo della moda è drasticamente cambiato rispetto a qualche decennio fa: oggi al cliente interessa anche capire cosa c’è dietro la lavorazione dei capi che indossa e il movimento cruelty free è diventato sempre più importante per risvegliare le coscienze.

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Il mondo della moda è drasticamente cambiato rispetto a qualche decennio fa: oggi al cliente interessa anche capire cosa c’è dietro la lavorazione dei capi che indossa e il movimento cruelty free è diventato sempre più importante per risvegliare le coscienze.

Basta quindi a pelli e pellicce, allo sfruttamento e alla crudeltà sugli animali, ma anche a scelte aziendali che pesano sull’ambiente e sull’economia del pianeta.

Ecco quindi che marchi etici e responsabili come Quagga trovano il loro spazio e continuano a crescere, conquistandosi fette di mercato: Quagga è un marchio leale, etico e responsabile, è stato il primo a dichiarare una filiera certificata dall’ICEA per tessuti e accessori completamente riciclati e produce capi di abbigliamento belli, resistenti, 100% made in Italy e assolutamente eco-sostenibili.

Alessandro Gassmann
Tutto all’insegna del Quagga, simbolo di determinazione e amore per l’ambiente: una bellissima zebra che era scomparsa nell’800 ma che, grazie al nobile lavoro di un gruppo di ricercatori, è stata reintrodotta nel suo habitat naturale.

Abbiamo intervistato Enrico Palacino, responsabile comunicazione per il brand, che ci ha spiegato come il marchio è cresciuto e si è diffuso, partendo da Torino per arrivare in tutta Italia tramite negozi partners e ovviamente online.

Quagga ha conquistato anche la conduttrice televisiva Tessa Gelisio, da sempre molto attenta alle tematiche ambientaliste, che è diventata testimonial e supporter convinta del marchio.

Enrico Palacino ci ha spiegato anche i dettagli della produzione del brand, che sono quelli fondamentali per capire la coerenza della loro scelta:

“Quagga nasce da un filato ottenuto dal riciclo della bottiglie raccolte nel nord Italia, il filato si chiama New life e viene quindi creato ad hoc per Quagga dalla Tessitura Taborelli. Nell’ultimo anno abbiamo creato anche un nuovo tipo di tessuto, l’Eco soft, che sembra lana cotta ma è un sintetico riciclato”

“La plastica riciclata ha un impatto molto basso anche a livello energetico ed è l’unico vero tessuto che viene prodotto in Italia anche in maniera scalabile. Altri tessuti come cotone, canapa o lino biologici non hanno una filiera completa in Italia e vengono importati dall’estero, abbattendo così la loro sostenibilità ambientale”

Infine, la trasparenza verso il consumatore:

“Quagga rispetto ad altri brand ha adottato fin dall’inizio l’idea innovativa dell’etichetta esplicita: nelle nostre giacche le etichette riportano tutte le aziende che hanno collaborato alla produzione del capo”

Quagga è presente sui social e i loro splendidi capi sono acquistabili online: una scelta eco-sostenibile che non mortifica in nessun modo l’estetica o il risultato finale.

Armadio verde