La nuova tecnologia permetterà di scoprire e correggere in tempo reale le problematiche della raccolta differenziata: per ora è partita la sperimentazione in due municipi pilota

La raccolta e lo smaltimento della spazzatura a Roma stanno per entrare in una nuova dimensione: per migliorare il servizio viene in aiuto la tecnologia, che servirà a intercettare e correggere i disservizi in tempo reale.

Per ora sono 150 i mezzi dell’AMA cablati con tecnologia RFID: si tratta di una procedura di identificazione automatica, basata sulla propagazione nell’aria di onde elettro-magnetiche, che consente la rilevazione a distanza di oggetti (ma anche di persone e animali, in movimento o statici). Già 200mila utenze sono state fornite di contenitori e sacchi per la raccolta differenziata dotati di microchip, necessari al funzionamento della tecnologia.

In questo modo ogni giorno si avrà un report completo del lavoro di ogni mezzo, il numero preciso delle utenze servite e si potranno rettificare eventuali disguidi o disservizi, sia da parte degli utenti che degli operatori. Inoltre si tutelerà il patrimonio con più efficacia e l’analisi dei dati raccolti consentirà la creazione di un data base attraverso cui identificare eventuali miglioramenti da mettere in atto su organizzazione e logistica.

La tecnologia in questo caso è dalla parte del cittadino: i primi mezzi verranno impegnati nei municipi VI e X, municipi pilota per l’avvio della nuova raccolta differenziata “tecnologica”. L’auspicio è che dopo una fase di sperimentazione questa tecnologia possa diffondersi anche nelle zone più centrali e diventare uno starndard per la raccolta differenziata porta a porta.

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