I rifiuti elettronici hanno superato quota 29000 tonnellate (e parliamo solo di quelli smaltiti correttamente): il corretto smaltimento dei piccoli elettrodomestici, come gli smartphone, diventa sempre più fondamentale per la salute del pianeta.

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Gli smartphone fanno parte integrante della nostra vita: nonostante siano i nostri amici più fedeli, ce ne separiamo senza troppi rimpianti dopo due/tre anni, per sostituirli con modelli più nuovi. E il nostro vecchio smartphone, che fine fa?

Dopo aver fatto il necessario backup ed averlo formattato, sarebbe pronto per essere buttato: peccato però che non sia la pattumiera la sua giusta destinazione. Lo smartphone, alla pari di altri piccoli elettrodomestici, non va infatti smaltito ma riciclato ed esistono luoghi deputati proprio a questo.

Lo smartphone è quindi un RAEE, un Rifiuto di apparecchiature elettriche ed elettronichee va portato nei centri di raccolta RAEE: per capire qual è quello più vicino, basta collegarsi al sito e cercare il proprio comune di residenza.

Il centro RAEE viene di solito associato all’Isola Ecologica, il luogo in cui vengono conferiti rifiuti speciali che non vengono ritirati con la raccolta differenziata (ma non tutti i comuni la possiedono).

I RAEE si dividono in più categorie:

  • R1 (Freddo e Clima): frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento;
  • R2 (Grandi Bianchi): lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, piani cottura economici;
  • R3 (TV e Monitor): vecchi schermi a tubi catodici CRT, moderni schermi a LED, al Plasma e nuove tecnologie;
  • R4 (PED CE ITC e altro): apparecchiature illuminanti e tutte le altre apparecchiature al di fuori degli altri raggruppamenti (ad esempio aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer e smartphone)
  • R5 (sorgenti luminose): lampade che contengono gas, tubi fluorescenti al neon, lampade a risparmio energetico, a vapori di mercurio, sodio, ioduri, o sotto vuoto.

I RAEE più “pericolosi” sono quelli del gruppo R1, ma anche televisori e monitor e sorgenti luminose: nonostante gli smartphone siano fra i rifiuti elettronici meno inquinanti, è la loro quantità a destare preoccupazione.

La quantità di rifiuti del gruppo R4 ha infatti superato quota 29000 tonnellate: e parliamo solo di rifiuti correttamente smaltiti.

Dove butto lo smartphone? In negozio

Esiste anche la possibilità di smaltire gli smartphone nei negozi dove si acquistano: il decreto “uno contro uno” prevede l’obbligo per i rivenditori di accettare, al momento dell’acquisto del nuovo smartphone, quello vecchio per smaltirlo gratuitamente. Esistono anche punti vendita che aderiscono alla modalità “uno contro zero”, cioè smaltiscono gratuitamente i piccoli elettrodomestici, fra cui anche smartphone (ma devono essere di dimensione inferiore a 25 cm per il lato lungo), senza bisogno di acquistarne un altro.

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