Nel commercio “bisogna trovare di nuovo un diverso spirito collaborativo: noi possiamo non fare pagare la Cosap, la tassa per l’occupazione del suolo a quei bar che dovranno allargarsi sui marciapiedi, ma bisogna ragionare in termini di diversi orari, che è fondamentale. Nelle scuole bisogna entrare scaglionati ma i negozi devono aprire in maniera scaglionata e probabilmente alcuni devono tenere aperto di sera”. Lo dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nella sua videodiretta quotidiana. “Con i nostri ‘non si può’ e le nostre rigidità perdiamo. La cultura del ‘non si può’ non esiste. In questo momento il pubblico non può dire non si può”, afferma ancora.  

“Non so quando il governo deciderà di riaprire ma non voglio che Milano si faccia trovare impreparata. Ci sono tre requisiti: ce lo dovranno dire non 48 ore prima? Non ci dicano che si riapre sabato sera per il lunedì”, evidenzia Sala. “La seconda cosa è: si torna al lavoro ma in sicurezza. Sulle mascherine bisogna uscire dall’equivoco: o ci pensa il Governo, o ci pensano le aziende o se le comprano loro, non è un fatto irrilevante”.