Gli aceti balsamici Dop e Igp tornano a essere protagonisti dell’export e prosegue il boom della pasta Igp nel 2019. Sono alcune evidenze del del XVIII Rapporto Ismea-Qualivita, presentato oggi in videoconferenza. Il comparto degli aceti è il terzo per valore nel settore Cibo a Indicazione Geografica con 389 milioni di euro alla produzione e 982 milioni di euro al consumo, entrambi al +5,6% sull’anno precedente. Il 92% della produzione di aceto balsamico è destinata all’export, che con un valore di 891 milioni di euro rappresenta quasi un quarto del totale delle esportazioni dell’agroalimentare italiano Dop e Igp.
Il comparto è territorialmente limitato alle province di Modena e Reggio nell’Emilia ed è guidato dall’Aceto Balsamico di Modena Igp cui seguono le due denominazioni di origine protetta Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia Dop.
La pasta di qualità Igp traina i prodotti appartenenti alle cosiddette “altre categorie” che rappresentano un paniere da 336 milioni di euro alla produzione (+27%) e 567 milioni di euro al consumo (+29%). La pasta Igp quindi conferma la crescita degli ultimi anni e buoni risultati sono ottenuti da molti prodotti Dop Igp della pasticceria e panetteria.