Tempeste magnetiche, appello all’Europa: gli esperti invitano a prepararsi

Tempeste magnetiche metteranno a dura prova l’Europa. A parlare sono gli esperti, che invitano Esa, Ue e gli Stati Membri a prepararsi. Perché questi fenomeni potrebbero mettere fuori combattimento sistemi elettrici e satelliti.

Questa e altre sei raccomandazioni sono contenute all’interno del rapporto pubblicato sul Journal of Space Weather and Space Climate da un comitato di esperti di meteo dello spazio.

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Di questo gruppo fa parte anche il fisico italiano Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e università di Trieste.

Tempeste magnetiche: possibili “danni a satelliti, reti elettriche e nella navigazione Gps”

Negli ultimi anni si è raggiunta una maggiore consapevolezza internazionale su tutto ciò che riguarda il meteo spaziale e i suoi rischi. Soprattutto nell’ambito delle condizioni dello spazio influenzate dall’attività solare. Perché? Perché il Sole può emettere nubi di particelle ad alta energia in grado di colpire la Terra, causando, appunto, tempeste magnetiche.

Se dovessero verificarsi eventi estremi causerebbero “danni a satelliti, reti elettriche, problemi nelle comunicazioni radio (cellulari compresi) e nella navigazione Gps” – ha spiegato Messerotti all’Ansa.

Come spiega il fisico, si tratta di eventi che “generalmente interessano le latitudini più alte, ma studi recenti hanno dimostrato che nel passato ci sono state tempeste geomagnetiche molto intense, con effetti fino all’equatore“. Anche l’Italia ha iniziato a incrementare l’attività in questo settore, ma non è sufficiente.

Secondo il comitato di esperti, infatti, in Europa è necessaria una cabina di regia unica e soprattutto di finanziamenti su base continuativa. Non solo. Urge approfondire la ricerca in quest’ambito e migliorare i modelli di descrizione e previsione delle tempeste geomagnetiche. Infine sarà fondamentale definire una rete per future osservazioni meteorologiche spaziali, dando supporto a missioni spaziali di prossima generazione. E migliorando la valutazione dei rischi a livello nazionale ed europeo.