Una biostampante 3D che crea tessuti per rimarginare le ferite: l’idea è di Prometheus

Una grande innovazione nel campo della veterinaria che potrebbe diventare una scoperta incredibile in quello della medicina umana: la start up  Prometheus (ex Golgi), fondata da tre giovani ricercatori dell’Università di Parma, utilizza una biostampante 3D per sviluppare tessuti umani tridimensionali usando cellule vive come “inchiostro”.

La prima applicazione di questo prodotto è in ambito veterinario: l’applicazione si chiama Ematik ed è un sistema fortemente innovativo che in soli 40 minuti, partendo dal sangue dell’animale, riesce a realizzare una seconda pelle, che accelera e migliora la qualità di rigenerazione delle ferite, garantendo velocizzazione dei tempi di guarigione, meno dolore e zero cicatrici.

Riccardo Della Ragione, Alice MichelangeliValentina Menozzi e Daniele Ferrari sono i giovani fondatori della start up, che ha vinto la competizione Start Cup nel 2017 ed è stata invitata in Silicon Valley con il Mindset Program promosso da Aster. E’ stata poi Losanna ad accoglierli nel loro programma di accelerazione Mass Challenge: oggi Prometheus vale 3 milioni di euro, Ematik verrà commercializzato a febbraio 2019 e il campo di applicazione più rivoluzionario, quello umano, non è ancora stato esplorato.

Il futuro però, a detta degli stessi fondatori di Prometheus, è proprio questo: i tessuti realizzati con la biostampante potranno essere usati in un primo momento per test medici e farmacologici e poi per trapianti su esseri umani, ad esempio nella cura di ferite, ulcere, piaghe da decubito.