Quattro artisti digitali esplorano corpi, identità, universo e crisi climatica, trasformando dati e tecnologia in esperienze immersive che raccontano il presente

Dal corpo materno alle identità glitchate, dai segnali cosmici al collasso climatico: quattro visioni digitali, quattro linguaggi innovativi, un’unica riflessione sul presente. Sono Auriea Harvey, Martina Menegon, Quiet Ensemble e The Cool Couple i finalisti del VDA Award 2025, il premio dedicato all’arte digitale promosso da Var Group, che dopo ventiquattro mesi di ricerca torna a restituire uno spaccato della scena contemporanea italiana e internazionale, mettendo al centro l’intersezione tra tecnologia, arte e consapevolezza critica.

Il tema della seconda edizione – “Corpi, segnali, illusioni” – attraversa la complessità del nostro tempo, trasformando contraddizioni, fragilità e tensioni sociali in linguaggio artistico. La maternità, l’identità frammentata, i misteri dell’universo e le emergenze climatiche diventano materia viva di opere che superano i confini del design e della scultura, generando ambienti tridimensionali, interattivi e immersivi.

VDA Award 2025: gli artisti

Per Auriea Harvey, pioniera della Net Art, la tecnologia diventa strumento di introspezione e corporeità. Con Mother/Child, Harvey esplora il legame tra madre e figlio attraverso una scultura digitale trasformata in presenza fisica grazie alla stampa 3D. La sua “argilla matematica” restituisce la complessità della maternità, dove forza e fragilità coesistono, e porta l’osservatore a confrontarsi con una percezione dello spazio e del corpo sospesa tra reale e virtuale. La sua pratica, esposta nei più importanti musei internazionali, unisce innovazione tecnologica e profondità scultorea, confermandola come una delle voci più rilevanti della scena digitale globale.

Ai VDA Award 2025 anche Martina Menegon, con untouched. 7285252, porta il corpo a frammentarsi. Attraverso autoritratti digitali generati da 3D scanning, corpi glitchati e instabili popolano ambienti immersivi, mostrando vulnerabilità, fragilità e identità fluide. L’opera interroga la percezione di sé nell’era delle realtà estese, tra dimensione fisica e virtuale, aprendo nuove prospettive sul rapporto tra identità, tecnologia e interazione. Menegon, artista, curatrice e docente, costruisce un linguaggio in grado di destabilizzare la definizione tradizionale del corpo e della presenza.

Con Fragile, Quiet Ensemble trasforma dati cosmici in esperienza sensoriale. I flussi provenienti dall’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Cascina diventano materia visiva e sonora, rivelando fratture luminose e vibrazioni che rendono percepibile l’invisibile. Fabio Di Salvo e Bernardo Vercelli, da anni attivi nella creazione di “concerti invisibili”, traducono in poesia digitale i misteri della fisica e dell’universo, trasformando l’arte in un’antenna che ascolta i segnali cosmici e li rende accessibili agli spettatori.

The Cool Couple, infine, con Flyin’ High, porta lo spettatore in un viaggio virtuale da Milano a Roma attraverso Microsoft Flight Simulator, esplorando il rapporto tra libertà, collasso climatico e illusione del controllo. Niccolò Benetton e Simone Santilli utilizzano il digitale per raccontare le contraddizioni del presente e l’impatto della CO₂, trasformando l’esperienza immersiva in una riflessione critica sull’ambiente e sul futuro.

Il comitato scientifico e la premiazione

Il comitato scientifico del premio, guidato dal direttore artistico Davide Sarchioni e da Alex Tiezzi di Var Digital Art, è composto da Cesare Biasini Selvaggi, Ivan Quaroni, Gemma Fantacci e Serena Tabacchi: un gruppo eterogeneo che rappresenta l’idea di VDA come osservatorio permanente sulla scena digitale contemporanea, capace di connettere arte, ricerca e impresa.

Le opere dei finalisti saranno protagoniste della finale del VDA Award 2025, che si terrà il 23 e 24 ottobre al Palacongressi di Rimini nell’ambito di Z!ng – Zone of Innovation and Growth, l’evento annuale di Var Group dedicato all’innovazione digitale. Qui arte, tecnologia e riflessione critica si incontrano, dimostrando come il digitale possa diventare strumento di indagine sul presente e sulle sfide del futuro.

Il VDA Award non è soltanto un premio, ma un vero laboratorio di idee e visioni: le opere dei finalisti non parlano solo di estetica digitale, ma sono specchi della società contemporanea, strumenti di esplorazione di corpi, identità, ambiente e relazioni, capaci di stimolare nuove prospettive di consapevolezza critica.

In un’epoca in cui i confini tra reale e virtuale si fanno sempre più sottili, il premio conferma la centralità dell’arte digitale come strumento di riflessione sociale e culturale. Con il VDA Award 2025, il presente diventa materia viva, pronta a essere interpretata, osservata e vissuta attraverso quattro visioni uniche, ognuna delle quali offre una chiave per comprendere meglio la complessità del mondo contemporaneo.