“Il settore culturale italiano è costantemente alla ricerca di giovani talenti e di risorse competenti per ogni ambito produttivo, c’è grande necessità, soprattutto, di formare professionalità giovani e motivate non solo per il management culturale del presente ma per quello che abiterà il mondo di domani”, così si è espresso Fabio Morgan, direttore artistico La Città Ideale in merito alla grande iniziativa Teatro d’Impresa 2024.
Il programma formativo realizzato in collaborazione con il V Municipio e il sostegno della Regione Lazio, è dedicato a offrire opportunità concrete ai giovani NEET, il 25% della popolazione italiana tra i 19 e i 34 anni, che si trovano al di fuori del sistema di istruzione, lavoro o formazione.
Leggi anche: — IA GENERATIVA: INFINITE POTENZIALITÀ ANCHE LAVORATIVE
Con oltre 400 iscrizioni, il programma ha selezionato 150 alunni provenienti da tutta Italia per partecipare a un percorso di due mesi, progettato per istruire e preparare giovani nel settore degli eventi, spettacolo dal vivo e management culturale attraverso una serie di corsi, workshop, momenti di confronto ed esperienze pratiche su progettazione, comunicazione, produzione, amministrazione, con un focus particolare su settori innovativi come il LARP (Live Action Role-Playing).
Teatro d’Impresa: il fallimento non va stigmatizzato, i ragazzi vogliono una guida
Questa iniziativa non solo fornisce un’educazione pratica e teorica, ma anche la prospettiva di un futuro nel mondo dello spettacolo dal vivo e Lorenzo Gardino, docente Comunicazione e Marketing, ha spiegato: “Questi ragazzi (i NEET), oggi, hanno necessariamente bisogno di una guida attraverso il sempre più intricato mondo del lavoro. Viviamo in una società che stigmatizza il fallimento anziché vederlo come opportunità per apprendere e migliorarsi, di conseguenza i giovani sono bloccati da un lato dal terrore di fallire e, dall’altro, dalla consapevolezza di vedere infrangersi sogni ed aspettative dall’arcaico sistema lavorativo italiano. Questi corsi servono per far capire loro che bisogna “fare” senza aver timore delle conseguenze, formarsi e combattere per la propria professionalità oltre che per un sistema retributivo dignitoso”.
Fondamentale la rete di partner del settore culturale romano, tra cui Progetto Goldstein, Eryados, MeltingPot e Dominio Pubblico, che ha favorito la creazione di una stabile rete di preziosi contatti, offrendo agli studenti importanti opportunità di collaborazione e crescita professionale.
Foto via Ufficio Stampa