Clean Beach Tour, Piero Pelù: «La plastica rilasciata nell’ambiente è una pandemia»

Il Clean Beach Tour è tornato. Sulla spiaggia di Marina di Alberese (GR), nel Parco della Maremma, il rocker Piero Pelù e Legambiente hanno liberato un tratto di costa dai rifiuti. Partito dalla spiaggia della Feniglia e proseguito con le tappe sanremese e friulana, il Clean Beach Tour è dunque tornato oggi in Toscana.

La quarta tappa del tour è stata organizzata nell’ambito della storica campagna del cigno verde Spiagge e fondali puliti. Coincide inoltre con l’addio di Clean Up the Med, la campagna internazionale coordinata da Legambiente per bonificare spiagge, siti naturali e fondali marini del Mediterraneo. Hanno partecipato un centinaio persone, tra volontari, associazioni e studenti, tutti rigorosamente distanziati e dotati dei presidi sanitari necessari per evitare il contagio da Covid-19.

Piero Pelù e il Clean Beach Tour

Insieme a loro anche il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani e il direttore generale dell’associazione, Giorgio Zampetti. Presenti inoltre la professoressa Maria Cristina Fossi e il responsabile Agricoltura di Legambiente Angelo Gentili. Raccolti complessivamente 40 sacchi di rifiuti, il 90% dei quali costituito da plastica.

«Invito tutti a unirsi alla grande operazione nazionale di Spiagge e Fondali Puliti cui è abbinato il Clean Beach Tour al quale partecipo e di cui, ancora una volta, Legambiente è grande motore e promotrice. – ha dichiarato Piero Pelù – La quantità di plastiche rilasciata nell’ambiente, e nel mare in particolare, ha superato la massa dei pesci che popolano le nostre acque. È quindi arrivato il momento di affrontare quella che non può più essere considerata un’emergenza, ma una vera e propria pandemia, contro la quale bisogna essere pronti a reagire: basta con l’usa e getta, cominciamo ad avere un rapporto molto più continuativo anche con gli oggetti del nostro quotidiano».