Il progetto Curricoli digitali si sta rivelando una best practices replicabile e scalabile, di cui l’Organismo di Ricerca CRF con la collaborazione del Partner tecnico,  Associazione Officine Robotiche, sta validando e certificando l’iter e l’inviluppo delle azioni progettuali e disciplinari correlate e indotte.

Operativo presso l’Istituto Tecnico “GIOVANNI XXIII” di Roma, il progetto Curricoli digitali sta rivestendo una particolare importanza nel Piano nazionale scuola digitale raffigurandosi come un impianto decisamente all’altezza dei tempi, con la realizzazione di un prototipo di “Healthy City” in cui la tecnologia diviene funzionale alla salubrità dell’ambiente per il benessere del cittadino.

Promosso dallo stesso Istituto tecnico, tra i promotori di questa meravigliosa iniziativa vi è anche l’Organismo di Ricerca CRF, oltre a una cospicua rete di diversi altri partners, che – assieme e con le diverse competenze in materia – hanno costruito un curricolo sul triennio della scuola secondaria di primo grado e sul quinquennio del secondo ciclo, dando al progetto la forma del costruzionismo e degli artefatti creativi, coinvolgendo tutte le discipline afferenti all’area STEM e le discipline linguistico-espressive delle STEAM.

Nonostante un inizio gravoso causato dalla pandemia Covid-19 che ha obbligato il gruppo di lavoro ad avviare una riprogettazione “blended”, il curricolo digitale si sta ora sviluppando come un modello di didattica dell’autonomia: l’intero processo ha preso l’avvio dalla curiosità dello studente, indotta dalla scelta di un tema che si sta ora sviluppando in un ciclo di iterazione a tre step – ovvero, il problem posing, il learning by doing e la fase laboratoriale. È così che gli studenti sono guidati nello sperimentare percorsi progettuali, di prototipazione e verifica, attivando il cosiddetto apprendimento formale che potrà sfociare in potenziali attività lavorative nell’ambito dell’artigianato 2.0 e/o nell’ambito della social innovation e della sharing economy.

La realizzazione di quanto descritto è così assicurata: a) dalla ripetizione dei processi progettuali finalizzata alla familiarizzazione progressiva dei ragazzi con i processi di innovazione; b) dalla progressiva integrazione di competenze e abilità digitali di crescente complessità; c) dalla specializzazione settoriale. In che modo? Attraverso l’implementazione di un ambiente di apprendimento laboratoriale (FabLab), che è articolato in tre spazi funzionali: la ThinkyRoom dove si è attivata l’interazione tra le persone, l’ideazione e la condivisione delle esperienze di apprendimento; la Makeroom dove hanno trovato spazio la creatività e la digital fabrication; DiscoveryRoom dove la curiosità e il piacere dell’esplorazione e della scoperta di quanto realizzato ha innescato il ciclo virtuoso dell’interesse per le STEM e per nuovi artefatti.

Quasi al termine del suo percorso, il progetto Curricoli digitali si sta rivelando una best practices replicabile e scalabile, di cui l’Organismo di Ricerca CRF con la collaborazione del Partner tecnico,  Associazione Officine Robotiche, sta validando e certificando l’iter e l’inviluppo delle azioni progettuali e disciplinari correlate e indotte.