Allarme inquinamento dell’aria, interviene anche l’OMS

Ridurre le emissioni inquinanti è un’azione sempre più urgente che i Paesi sono chiamati a mettere in atto per la salvaguardia dei cittadini. A sottolinearlo è ora anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è intervenuta per inasprire le linee guida. È la prima volta che succede dal 2005 e già di per sé rappresenta un ulteriore dimostrazione di quanto l’allarme sia insistente.

Secondo le ultime indicazioni dell’OMS, è fondamentale abbassare il PM10 nelle città a più alto tasso di smog. In questo modo, infatti, si riuscirebbe a ridurre il tasso di mortalità nei centri urbani più inquinati del Pianeta anche del 15% ogni anno. I dati non lasciano margine a dubbi: le stime parlano decessi prematuri fino a 7 milioni proprio per l’inquinamento atmosferico.

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Ma le linee guida aggiornate dell’OMS sulla qualità dell’aria ridefiniscono anche i livelli di monossido di carbonio, particolato, anidride solforosa e biossido di azoto. Si tratta di indicazioni che sono state emesse per tutti i Paese del mondo in modo da uniformare i comportamenti globali nella stessa direzione. Un’aria più salutare a livello mondiale deve, quindi, diventare una priorità per ridurre malattie cardiorespiratorie e patologie gravi come i tumori.

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Articolo di Paola M. Farina

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