Maltin, la lattina di alluminio; Slim, la scatola di cartone; Bubbles, la bottiglietta di plastica; Bliss e Jet, bottiglia e vasetto di vetro; Pat, il contenitore in acciaio per vernice. Sono loro i protagonisti di “Trash”, il nuovo film d’animazione diretto da Luca della Grotta e Francesco Dafano, che ha aperto Alice nella città, la sezione della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, forte del supporto dei Consorzi italiani per il riciclo degli imballaggi. 

La storia racconta le avventure di questi quattro imballaggi che, diventati rifiuti, cercano una seconda vita e, soprattutto, di evitare in ogni modo di finire in discarica. Il messaggio del film: l’importanza del riciclo come strada per dare ai rifiuti un nuovo scopo, che non poteva che ricevere il plauso di Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e dei consorzi di filiera Cial (per l’alluminio), Comieco (per carta e cartone), Corepla (per la plastica), Coreve (per il vetro) e Ricrea(per l’acciaio). 

“Quando abbiamo visto Trash per la prima volta siamo rimasti sorpresi dalla qualità dell’animazione e dalla sensibilità con cui la sceneggiatura affronta i temi del riciclo dei rifiuti di imballaggio – dice Luca Ruini, presidente Conai – Si tratta di valori che il sistema consortile condivide pienamente: ogni giorno lavoriamo perché gli imballaggi, quando terminano la loro funzione, diventino risorse per nuovi cicli produttivi. La decisione di supportare Trash è stata spontanea: ne siamo entusiasti, e non abbiamo dubbi che il viaggio del film nelle sale sarà un successo”. 

Trash, spiega Alan Vele, Ceo e Producer di Al-One, la casa di produzione, “rappresenta l’impegno della Al-One per un mondo più pulito. Conai e i Consorzi per il riciclo degli imballaggi, in accordo con la distribuzione, ci hanno dato più forza nel lancio del film, sposando il progetto in questa fase. Il mio auspicio è che si possa continuare a divulgare il messaggio di Trash con un linguaggio familiare ai giovani, ad esempio producendo la serie animata”. 

Ma chi sono e cosa possono diventare questi imballaggi in fuga dalla discarica? Maltin è una lattina di alluminio per bevande, come quelle di cui si occupa il consorzio Cial che, insieme con vaschette e scatolette, tubetti, bombolette spray, tappi, coperchi, recupera questi rifiuti che si trasformano in alluminio riciclato. L’Italia è al primo posto per quantità prodotte di alluminio riciclato, importante perché riciclando l’alluminio si risparmia materia ed energia, fino al 95%. 

Slim è la scatola in cartone che guida la missione verso la piramide magica. Nella realtà, è il consorzio Comieco a garantire il riciclo di carta e cartone: in oltre 20 anni di attività le quantità di carta e cartone differenziate e avviate a riciclo sono triplicate passando dal milione del 1998 agli oltre 3,5 milioni di tonnellate di oggi. Otto imballaggi su 10 vengono avviati a riciclo, sono stati così già raggiunti e superati gli obiettivi europei al 2025 e sono prossimi quelli fissati al 2030. 

Bubbles è una bottiglia di bibita gassata, paffutella, simpatica e con una grande sensibilità, alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla sua vita e che infine troverà grazie alla Piramide Magica. E’ Corepla a raccogliere, riciclare e recuperare questi rifiuti: nel 2019 sono state raccolte oltre 1.378.000 tonnellate di imballaggi in plastica, pari a 49 volte il volume del Colosseo. Ogni cittadino ha contribuito con quasi 23 kg a testa.  

Bliss e Jet sono una bottiglia ed un vasetto di vetro, come quelli che raccoglie e avvia a riciclo Coreve. Ed è grazie al riciclo che Bliss e Jet torneranno ad una nuova vita, pronti ad affrontare altre avventure. Oltre il 77% delle bottiglie e dei vasetti consumati in Italia rinasce così, all’infinito. Ogni anno vengono prodotti in Italia circa 10 miliardi di contenitori in vetro riciclato, con proprietà e caratteristiche identiche a quelli realizzati con materie prime. 

Pat è un secchiello che contiene vernice e fa parte della famiglia degli imballaggi in acciaio come barattoli per pomodori, le scatolette di tonno o i tappi corona. Ricrea fa in modo che tornino in acciaieria dove vengono fusi per diventare binari ferroviari, chiodi, bulloni, tondo per cemento armato, telai per biciclette, cancelli in ferro. Nel 2019 Ricrea ha riciclato 399.006 tonnellate di imballaggi in acciaio, consentendo un risparmio di 1,4 TWh di energia primaria e 268.000 tonnellate di materia prima, evitando 415.000 tonnellate di CO2 equivalente. Il valore economico della materia recuperata in un anno è di 39 milioni di euro. 

Qualche curiosità. Dal riciclo di 130 lattine per bevande di alluminio si può ottenere un monopattino, 200 scatolette in alluminio danno vita a una lampada da scrivania; una scatola di cartone avviata a riciclo torna ‘in vita’ in meno di 2 settimane e con la carta e il cartone provenienti dalla raccolta differenziata di un anno in Italia sarebbe possibile produrre quaderni per tutti gli studenti del mondo; da 13 bottiglie di plastica riciclata si ottiene una maglia da calcio, da 2 flaconi in plastica un frisbee.