“Bisogna stare attenti al concetto di sostenibilità. Tutti vorremmo l’auto elettrica ma ci sono dei limiti e ha senso solo per piccole percorrenze in ambito urbano”. Lo afferma Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che all’Adnkronos spiega quale può essere il ruolo della mobilità elettrica in una prospettiva di una mobilità urbana sostenibile. Secondo Tabarelli le nostre città devono sicuramente fare di più per migliorare la qualità della mobilità urbana ma “l’auto elettrica, che da decenni ricevi supporti finanziari e incentivi, è ancora limitata a delle quote di mercato marginali: nell’ultimo anno non arrivano allo 0,1%”.  

In Italia “abbiamo 50mila auto elettriche contro 36 milioni di auto tradizionali ed è così un po’ in tutto il mondo. Questo dimostra che le auto elettriche stanno crescendo ma lentamente”. A pesare sullo sviluppo è anche il costo di questi veicoli ancora troppo elevati: “le statistiche sulle vendite dimostrano che l’auto elettrica è sempre una seconda macchina, funzionale in città ma non per fare lunghi viaggi”. 

Interventi per favorire la ricarica delle auto elettriche in luoghi privati, secondo Tabarelli, “vanno nella giusta direzione” per spingere la mobilità elettrica urbana. Ma a fare la differenza “sarà l’elettrificazione dei trasporti pubblici e treni, come previsto dal Pnrr”. Le rivoluzioni, conclude Tabarelli, “sono facili da annunciare ma, a volte difficili da realizzare. L’elettricità è una cosa stupenda ma ha anche dei limiti fisici con i quali bisogna fare i conti”.